CALCIOSCOMMESSE

Chieti, De Sanctis querela Pelazza: la Iena finisce alla sbarra

L’ex portiere guardiese del Napoli, ora alla Roma, lo accusa di diffamazione Ma la procura sbaglia il capo d’imputazione e il gip fa ripartire l’inchiesta da zero

CHIETI. «La mia era un’esultanza rabbiosa e liberatoria, altro che calcioscommesse», così ribatte Morgan De Sanctis, ex portiere della Nazionale e del Napoli, ora alla Roma, che con una querela ha fatto finire alla sbarra a Chieti la più graffiante delle Iene, quel Luigi Pelazza, dai mustacchi che non perdonano, che infilò in un’inchiesta giornalistica sul calcioscommesse l’ormai famosa smorfia del portierone di Guardiagrele dopo il gol del 4 a 1, messo a segno da Cavani nella sfida Napoli Lecce di quasi quattro anni fa.

Ma per quel servizio, Pelazza, difeso dall’avvocato milanese Stefano Toniolo, è imputato per diffamazione aggravata davanti al gip di Chieti. Ieri mattina l’udienza preliminare ha fatto però segnare un improvviso stop dopo che, su segnalazione dei difensori di parte civile, gli avvocati napoletani Paolo Maria Di Napoli e Renato D’Isa, la procura si è accorta di aver “cannato” del tutto il capo d’imputazione. La partita, disputata il 3 dicembre 2011, è stata invece datata 3 dicembre 2012, mentre quella puntata delle Iene su Italia 1 è stata scambiata per la trasmissione “Goal di Notte” dell’emittente napoletana Canale 21. Di esatto sul capo d’accusa c’era solo il giorno in cui il reato si sarebbe consumato, il 9 gennaio del 2012, quando il filmato della smorfia finì su Youtube e lo riprese Sky che però, il giorno seguente, sentì il portiere De Sanctis e rettificò la notizia.

Altri non lo fecero e il numero uno di Guardiagrele non ha fatto sconti. E’ accaduto anche al giornalista lancianese Paolo Rosato, imputato anch’egli per i commenti fatti su una testata televisiva On line insieme all’ex direttore di Tuttosport, Xavier Jacobelli, sul video amatoriale divulgato da Sky dal titolo «Calcio scommesse: video choc Cavani-goal. De Sanctis si infuria, perché?», postata poi su YouTube. Nel video commentato dai due, entrambi a processo davanti ai giudici di Lanciano, si vede prima Cavani che segna il 4-1 del Napoli sul Lecce (il match fini 4 a 2) e subito dopo il portiere De Sanctis che scuote la testa in un gesto d’apparente dispiacere; e dietro la rete Cristiano Lucarelli, infortunato, che informa il compagno di squadra dei minuti mancanti alla fine. Le immagini fecero il giro della rete. E le ripresero anche le Iene ma in questo caso il capo d’imputazione è da rifare dopo che, ieri a Chieti, il gip ha dichiarato il non luogo a procedere rinviando gli atti alla procura perché riscriva l’accusa. Nel frattempo, il processo parallelo di Lanciano sta arrivando al capolinea, anzi, tanto per restare in tema, si avvicina al 90esimo minuto. Il 21 aprile il giudice dovrà sentenziare, anche se le parti sono state invitate a mettersi d’accordo con un (ricco) risarcimento del danno a De Sanctis, il guardiese che non perdona.