Chieti, denuncia del Confsal "Regione debitrice del Ciapi"

Il sindacato: non ha versato le quote associative per 1 milione di euro. Discussa la causa per i salari arretrati: la giudice ha rinviato per dare il tempo di arrivare a un accordo

CHIETI. Dopo le dichiarazioni dell'assessore regionale Paolo Gatti che invita il Ciapi a pagare i salari, perché messo dalla Regione nelle condizioni di farlo, il sindacato Confsal sostiene che la Regione non ha versato al Ciapi oltre un milione di contributi. Così come non lo hanno fatto i soci di minoranza, le province di Chieti e Pescara.

Intanto ieri mattina si è discussa davanti alla giudice Ilaria Prozzo la posizione di 9 dei 17 dipendenti in distacco alla Regione che hanno chiesto al tribunale il sequestro cautelativo per 4 mesi di stipendio non versati dal Ciapi. La giudice del lavoro ha aggiornato al 26 gennaio l'udienza per dare tempo alle parti di raggiungere un accordo.

Intanto l'esortazione di Gatti fatta al Ciapi di onorare gli obblighi verso i propri dipendenti ha fatto scattare la reazione non del Ciapi bensì dei sindacati. La Confsal si affretta a far sapere che la Regione non ha versato le quote associative da anni per oltre un milione di euro così come non lo hanno fatto i soci di minoranza, le province di Chieti e Pescara.

«L'assessore», dice Piero Piermatteo dalla segreteria regionale Confsal, «afferma di non voler abbandonare a se stesso il Ciapi, ma i comportamenti assunti non sono in linea con quanto dice. Ci risulta, tra le altre, che la Regione, socia del Ciapi, non ancora trova la possibilità di assolvere a quanto stabilito dalle norme sulle quote associative degli anni pregressi».

Piermatteo critica anche la mancata concretizzazione della nuova veste giuridica per l'ente, concordata tra Regione, Ciapi e sindacati nel luglio del 2010. Il 10 gennaio è previsto un incontro tra Gatti e sindacati a Pescara. «Auspichiamo», afferma Vincenzo Traniello, segretario regionale della Cisl Fp, «che l'incontro possa essere l'inizio di un percorso per creare gli strumenti per il rilancio dell'ente, partendo dal piano industriale, presentato alle parti sociali dal commissario del Ciapi Emilia Saugo nell'ultima decade di dicembre. La Cisl Fp Abruzzo si augura che la vicenda dell'associazione Ciapi Formazione, anche alla luce dell'articolato della finanziaria regionale approvata il 30 dicembre, che le riconosce autonomia finanziaria con il trasferimento della proprietà dello stabile, finalmente trovi una prospettiva definitiva e concreta sia per la salvaguardia dell'occupazione di tutti i lavoratori, sia per il rilancio di un ente che per decenni è stato un polo di eccellenza della formazione in Abruzzo».

Traniello invita a superare posizioni di parte. «Le istituzioni deputate alla risoluzione del problema», continua l'esponente della Cisl Fp, «trovino una sintesi tra gli interessi generali della Regione e quelli del Ciapi, superando anacronistiche contrapposizioni che non giovano all'ente di formazione, ai lavoratori e all'interesse generale degli abruzzesi. Mi appello per questo al senso di responsabilità di tutte le parti in causa e in primis dei lavoratori ma nel contempo stigmatizzo eventuali strumentalizzazioni e tentativi di divisione degli stessi da parte di chiunque».

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