Chieti, Il Golf club riparte e apre a tutti

 Le prime gare del torneo Torre Valeria. Il patron D’Aurelio: non è un passatempo per soli ricchi

CHIETI. Il golf non è un passatempo da nababbi. Parola di Goffredo D’Aurelio, imprenditore nel campo dei materiali da costruzione e instancabile presidente dell’Adriatico golf club. A lui, che non ha mai toccato mazze e guanti bianchi, va il merito di aver rimesso a nuovo il golf club di Brecciarola, dove oggi si disputeranno le prime gare del trofeo Torre Valeria, l’inaugurazione ufficiale delle attività. E adesso mira a riempire la collinetta di un numero altissimo di soci, dai bimbi che accompagnano mamme e papà agli studenti universitari che vogliano cimentarsi con le buche o curiosi che vogliano solo trascorrere una giornata all’aria aperta.

«Vogliamo aprire il golf alla portata di tutti e smentire che sia uno sport solo per ricchi», assicura Pietro Bruni, responsabile sportivo del club. Sotto la sua guida di esperto conoscitore del mondo del golf, il dinamico D’Aurelio e il nuovo consiglio di amministrazione insediatosi a novembre 2012 hanno salvato una collinetta destinata a perire nell’incuria. Oggi il club è quasi completo in vista della bella stagione, la prima dopo la rinascita: 64 ettari in totale, 50 di campi, con tanto di centro benessere, ristorante, area fitness da terminare, per un investimento che supera 1 milione di euro.

Qui due anni fa era tutto distrutto, con tanto di pista di motocross improvvisata dai vandali fra quel che restava delle buche. Ma quel terreno è stato arato, seminato, predisposto ad ospitare le 9 buche corte e le 5 da gara, che saranno 6 per l’inizio dell’estate e diventeranno 9 entro la fine dell’anno. Passo successivo saranno i campi da tennis e di tiro con l’arco e, fra i sogni del presidente, c’è un albergo che ospiti i soci che arrivano da fuori e consenta loro di scoprire le bellezze montane e marittime d’Abruzzo.

Goffredo D’Aurelio fa da cicerone in quella che sembrava un’impresa impossibile, cita motti antichi ed aneddoti storici, indica il laghetto artificiale e la bella visuale della collina, da dove si ammirano la Maiella, il Gran Sasso e la costa, oltre al campanile di San Giustino che troneggia imponente. «Siamo nel cuore dell’area metropolitana», spiega, «e vogliamo fare da collante fra i vari contenitori sportivi. Il nostro obiettivo è dare al territorio un’area ludica, di salute e benessere, il verde». Di buche e palline è sincero, si intende ben poco. Ma le idee non gli mancano, a cominciare dal logo del club con il profilo di Charlie Chaplin con tanto di fagotto. E per sciogliere le riserve dei più restii ad avvicinarsi ad uno sport che, assicura l’esperto Bruni, è meno costoso di quanto sembri, il golf di Brecciarola ha studiato una serie di promozioni per favorire l’ingresso in coppia, in gruppo, in famiglia, anche senza dedicarsi a mazze e palline.

«Vogliamo che diventi un punto di riferimento per passare qui un’intera giornata, senza che il capofamiglia stia lontano da casa per tutto il giorno», spiega il presidente. E sulla riuscita del suo grande progetto non ha dubbi: «Porteremo qui il più alto numero di persone possibili», sorride.

Francesca Rapposelli

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