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Chieti, la Casina dei Tigli riapre con la folla

All'inaugurazione folla, panzerotti e pizzette. La nuova gestione affidata al giovanissimo Iacopo D’Angelo, 15 i dipendenti

CHIETI. Casina dei Tigli presa d’assalto dai tantissimi intervenuti ieri pomeriggio all’inaugurazione della nuova gestione affidata all’onorevole forzista Fabrizio Di Stefano e al presidente regionale dell’Ais (Associazione italiana sommelier), Gaudenzio D’Angelo. Panzerotti, pizzette e panini sono andati a ruba e la festa d’inaugurazione è riuscita nel migliore dei modi. Tra i tanti palloncini bianchi a forma di cuore liberati in cielo (lo slogan è proprio “Un cuore che batte nel centro di Chieti”), la Casina avvia così la nuova gestione in cui si propone di essere non solo punto di aggregazione sociale ma anche culturale. È già pronto anche il programma degli eventi estivi, una quarantina tra jazz, pianobar e cabaret. Il locale si propone in questo modo di rivitalizzare le serate dell’estate teatina alla villa comunale con artisti abruzzesi ma anche presenza da intercettare da fuori regione.

Al di là delle notti d’estate, invece, all’interno nascerà un salotto culturale che potrà esprimersi durante tutto il corso dell’anno. Il tutto affidato a uno staff fatto di giovani. Con l’eccezione di Di Stefano e D’Angelo, infatti, la squadra che porterà avanti il locale è composta da un quindicina di persone, per la maggior parte teatine, al di sotto dei 30 anni. Giovanissimo è anche il direttore, Iacopo D’Angelo, uno dei due figli del presidente regionale Ais, l’altro figlio, Paride, sarà anche lui del gruppo. 23 anni, quasi prossimo alla laurea in Economia e management a Pescara, Iacop è alla sua prima esperienza da direttore. Un incarico importante che lui ha intenzione di portare avanti puntando su “innovazione e qualità”.

Il target principale è quello giovanile. Per i ragazzi si è pensato, ad esempio, all’appuntamento del sabato e domenica pomeriggio con l’aperitivo happy hour. Anche il sistema del wine dispenser strizza l’occhio proprio a un’utenza giovane (che a prezzi modici potrà gustare ad esempio mezzo calice di vino), come pure però a un’utenza di appassionati del settore che potranno sorseggiare un bicchiere di vino pregiato, senza dover comprare l’intera bottiglia. In dispensa ci sono bottiglie per tutte le tasche e per tutti i palati.

La provenienza è soprattutto abruzzese, ma si trovano anche vini di fuori regione. A breve è prevista pure l’apertura del ristorante di qualità che avrà luogo al piano superiore, nella sala intitolata a Giovanni Chiarini. Il ristorante è praticamente pronto, mancano solo le autorizzazioni della Sovrintendenza archeologica per quanto riguarda l’adeguamento alla normativa vigente dei servizi igienici. (a.i.)