Chieti, la crociata grillina contro le slot

Ludopatia: Di Ciano e gli altri di Teate 5 Stelle: basta con il gioco d’azzardo

CHIETI. Un regolamento comunale che disciplini l'installazione di slot-machine in città e il lancio di una campagna di sensibilizzazione rivolta alle attività commerciali chiamate ad esporre un bollino contro le slot. Sono le richieste avanzate ieri mattina dal movimento Teate 5 Stelle che ha invocato un atto di responsabilità del Comune. Dove, sulla prevenzione del gioco d'azzardo, è già stato fatto qualcosa grazie ad una serie di iniziative a firma del consigliere comunale del Gruppo misto Marco Di Paolo. Ma i grillini, adesso, chiedono di più alla luce del proliferare di slot anche in bar che distano anche poche decine di metri dalle scuole. Emblematico lo slogan scelto dagli esponenti di Teate 5 Stelle per promuovere la lotta alle slot: «Non chiamatelo gioco! Non è affatto divertente».

Chiaro il concetto espresso da Andrea Di Ciano, portavoce di Teate 5 Stelle, spalleggiato, per l'occasione, dai consiglieri regionali grillini Pietro Smargiassi e Leandro Bracco. «Il fenomeno del gioco d'azzardo si sta allargando a macchia d'olio sul nostro territorio portando, a volte, i giocatori e le rispettive famiglie» afferma Di Ciano «verso derive sociali preoccupanti. Serve limitare l'apertura di sale da gioco ed effettuare controlli rigidi». Da qui la speranza che le commissioni comunali elaborino presto un regolamento sulle slot. In attesa che ciò accada è partita la distribuzione, tra gli esercizi commerciali teatini, di particolari adesivi con su scritto: «Qui no, no, no slot». Finora hanno aderito alla campagna di contrasto alle slot ideata da Teate 5 Stelle i bar teatini Gran Caffè Vittoria, Bon bon e il Caffè Santa Maria. Al Comune, inoltre, è stato chiesto di aderire al "Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo" promosso dalle associazioni Terre di Mezzo e Legautonomie. (j.o.)

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