Chieti, abiti da sposa artigianali per combattere la crisi

Impresa tutta al femminile festeggia 25 anni di attività con una mostra. La stilista: per una donna la via del successo è sempre più lunga e difficile

GUARDIAGRELE. Un'impresa artigiana al femminile che arriva al quarto di secolo di attività e festeggia con un'esposizione all'Ente mostra dell'artigianato artistico abruzzese allestita nella sala concorsi di Palazzo dell'artigianato. Dove tra sabato e domenica prossimi (dalle 16 alle 21 e dalle 9 alle 21) sbarcano i capi che hanno fatto dell'atelier di Liliana Riso un centro di produzione di abiti da sposa apprezzati sulle passerelle del migliore made in Italy.

Una storia della laboriosa provincia abruzzese, quella della stilista originaria di Altino ma guardiese di adozione che ha resistito alle mille difficoltà di fare impresa da sola e da donna. «Non è stata una passeggiata», ammette, «ma grazie anche all'entusiasmo dei miei clienti sono trascorsi 25 anni, un traguardo tagliato proprio in un periodo di crisi che rende tutto complicato». Problemi che gli artigiani conoscono bene, come il difficile quando non impossibile accesso al credito bancario. «Una donna che intraprende in solitudine l'avventura», racconta, «si ritrova di fronte ostacoli economici superabili soltanto quando c'è liquidità. Ma ho imparato a fare di necessità virtù, e l'atelier è cresciuto a passi piccoli ma sicuri. Sono andata avanti con le mie sole forze per molti anni». La vicenda muove i primi passi a Altino per poi proseguire nella frazione guardiese di San Biase. «Allora cucivo abiti per tutte le esigenze e circostanze, ero una sarta», ricorda Liliana, «ma poi si schiuse la possibilità di dedicare l'attività interamente all'abbigliamento da cerimonia della sposa». E' nel febbraio del 1988, la data spartiacque, che sfilano per la prima volta in passerella i capi realizzati nella piccola sartoria di San Biase.

Dove nel giorno di San Valentino, meno di una settimana dopo, apre il primo atelier dove si crea all'insegna dell'originalità artistica sostenuta da un'esperienza di disegno e cucito cominciata all'età di 15 anni. E oggi? «Da un'impresa individuale sorta e cresciuta con tenacia», annota la stilista, «gli abiti da matrimonio sono divenuti un affare di famiglia, visto che mio figlio e mia nuora si dedicano all'abbigliamento nuziale maschile. E mia figlia Chiara è a Milano, con il desiderio di sfondare nell'alta moda». Gianfranco Marsibilio, presidente dell'Ente mostra, annuncia l'esposizione del 16 e 17 come «una vetrina dedicata a un'eccellenza dell'artigianato artistico regionale, ben rappresentata da Liliana Riso in un settore che richiede notevole sensibilità artistica in quanto fortemente dipendente dal gusto di una clientela alla ricerca del meglio».

Francesco Blasi

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