il dramma di una famiglia

Chieti, neonato muore in ospedale: aperta l’inchiesta

Donna di Lanciano perde il figlio al Santissima Annunziata durante il parto, la Procura ipotizza l’omicidio colposo. Sospetti su altri due casi

CHIETI. È morto al momento del parto. Tecnicamente è difficile anche stabilire se dal punto di vista giuridico era ancora un feto o era già un bimbo appena nato. Certo è che per i suoi genitori, che lo hanno atteso con amore per 32 settimane, era già il loro figlio adorato. Un maschietto che non ha mai visto la luce. Il decesso è avvenuto domenica 17 luglio all’ospedale di Chieti. Ieri la Procura teatina ha ricevuto un esposto che chiede di far luce sulla vicenda e il sostituto procuratore Giuseppe Falasca ha deciso di aprire un’inchiesta. Il fascicolo è contro ignoti. Si procede per omicidio colposo. L’indagine è stata affidata agli uomini della Squadra mobile della questura di Chieti. I poliziotti si sono messi già al lavoro e sembra che abbiano già proceduto a richiedere il sequestro della cartella clinica della paziente. La polizia del Posto fisso dell’ospedale teatino aveva già avviato una tempestiva ricognizione sul caso, non appena avuta contezza dell’accaduto. La mamma, A.M., 39 anni, nata in Canada ma residente a Lanciano, accompagnata dal marito, G.D., 41 anni, di Lanciano, si era recata all’ospedale frentano avendo accusato problemi nel decorso della gravidanza. Dal Renzetti di Lanciano, però, i sanitari hanno deciso di trasferirla al Santissima Annunziata di Chieti, dove domenica 17 è stata trasportata a bordo di un’ambulanza.

Ed è a Chieti che c’è stato il parto. La gravidanza era arrivata alla trentaduesima settimana, vale a dire che la mamma era all’inizio dell’ottavo mese. Per capire cosa sia realmente successo, l’azienda sanitaria locale ha disposto un esame autoptico, prassi che, in casi come questo, procede quasi d’ufficio, secondo quanto previsto dai protocolli sanitari standard. L’esame è stato già effettuato. Al termine dell’indagine, il piccolo corpicino è stato restituito ai due genitori che hanno già provveduto a dargli sepoltura. Questo è anche il motivo per il quale la Procura, con tutta probabilità, non ordinerà l’esecuzione di una successiva e più approfondita autopsia e si accontenterà di visionare i risultati dell’esame autoptico fatto fare dalla Asl. Tutto è ancora da accertare, ma pare che le indagini degli agenti della Squadra mobile potrebbero appuntarsi anche su altri due casi simili a questo. Lo scorso 17 giugno un’altra donna, L.S., 36 anni, ha perso il feto alla venticinquesima settimana. Qualche giorno dopo, il 30 giugno, vicenda simile per un’altra donna, F.T., 30 anni, che era alla quattordicesima settimana di gravidanza. Entrambe le sfortunate mamme provenivano dall’ospedale di Lanciano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA