Chieti piange Leo Brigante, ambientalista vero

E’ deceduto l’ingegnere verde, ex consigliere comunale e assessore provinciale, che ha insegnato che rispettare la natura vuol dire rispettare l'umanità. I funerali oggi alle 16 al Sacro Cuore

CHIETI. Leo era verde dentro. Un ambientalista vero che, vent’anni fa, guardava al futuro, a come riutilizzare tutto ciò che noi gettiamo nella spazzatura perché sembra inutile. Viaggiava in sella a una bici, Leo, mentre il mondo si intossicava di smog. Ed ha lottato, come un paladino, contro l’inquinamento e la malattia che lo ha accompagnato per anni. L’impegno civile, verso l’associazione dei trapiantati, l’amore per la cultura e la natura, sono stati per lui una medicina. Fino a ieri quando, all’età di 65 anni, Leo Brigrante, ex consigliere comunale per i Verdi e assessore provinciale all’ambiente, se n’è andato per sempre. E’ morto a Imola, lasciando alla sua città, Chieti, il ricordo di una persona seria e onesta in tutte le cose che ha fatto. Chi sa riconoscere i valori autentici, racconta di quando, nel Cda del Marrucino, ha combattuto gli sprechi, insieme a personaggi come Camillo Gasbarri, Carmela Caiani, il notaio Tragnone e il giornalista Vincolato. Con la moglie, Tonita Di Nisio, ex professoressa al liceo classico, ha condiviso l’impegno culturale, da Liberarte a Libridine di Antonella De Luca, che ha sofferto per la morte di un vero ambientalista. Che alla figlia Marta, docente al convitto Vico, ha trasmesso l’arte dell’insegnamento, da ingegnere e professore all’Itis. Oggi, alle ore 16, l’addio al Sacro Cuore. Lo ricordiamo con un’immagine: Leo che scende dalla montagna con lo sguardo di chi sa che rispettando la natura si rispettano gli uomini. (l.c.)