in via Asinio Herio

Chieti, pullman si sfrena in centro, feriti sette passeggeri

Il mezzo dell’Arpa ha percorso qualche metro in retromarcia poi si è schiantato contro la porta di un garage

CHIETI. Il pullman dell’Arpa arriva puntuale in via Asinio Herio. Mancano pochi minuti alle 15 e l’autista, prima di rimettere in moto per raggiungere Pescara, frena il mezzo e scende per controllare una portiera. Seduti nel bus ci sono una decina di passeggeri pronti a partire.

Improvvisamente il mezzo, parcheggiato leggermente in salita, inizia a muoversi all’indietro. Prima lentamente poi la velocità aumenta come il panico a bordo del pullman. La paura è tanta, qualcuno urla mentre per proteggersi si regge saldamente al sedile. Un controllore dell’Arpa che assiste alla scena tenta di salire al volo sul mezzo per raggiungere il freno, ma non ci riesce e viene letteralmente sbalzato sull’asfalto. La corsa continua, secondi che ai passeggeri sembrano interminabili. A evitare il peggio la professionalità dell’autista che prima di scendere ha posizionato le ruote anteriori del bus verso destra. Così il pullman impazzito dopo aver compito una larga curva in quella direzione va a schiantarsi contro la porta di un garage condominiale. L’impatto è violento, il lunotto posteriore del bus va in frantumi e le schegge colpiscono più di un passeggero. Immediati i soccorsi. In via Asinio Herio arrivano due ambulanze. Le persone rimaste ferite o contuse sono sette in tutto. Il personale medico decide di dare la precedenza a due due donne. Sono sconvolte dalla paura, tremano e fanno fatica a parlare. Arrivano al pronto soccorso del policlinico molto agitate, D.G.V. 70 anni ha delle ferite provocate dai vetri rotti e qualche contusione. Stesso quadro clinico per M.T., 40 anni. Poi le ambulanze caricano, a turno, altre 5 persone. Tutte ferite in modo molto lieve, ma sono ancora sotto choc. Nel frattempo, in via Herio, una squadra dei vigili del fuoco fa rimuovere il bus e mette in sicurezza l’entrata del garage con la porta sfondata. Intorno cresce il capannello di curiosi che commentano l’accaduto.Qualcuno dà la colpa alla fermata del bus, che ogni giorno fa la spola tra Chieti e Pescara: «Se fosse stata in piano anche senza freno a mano il pullman non si sarebbe mosso». Altri se la prendono anche con la grossa buca sull’asfalto che gli autisti, ogni giorno, sono costretti ad aggirare per evitare danni alle sospensioni o peggio l’improvviso, definitivo collasso del manto stradale. L’autista del mezzo incidentato non si dà pace. È sicuro di aver frenato il pullman prima di scendere. Una donna lo rassicura dicendo che è pronta a testimoniare che il pullman ha iniziato a muoversi solo dopo un po’ da quando lui è sceso. Nel frattempo si contano i danni materiali che sono parecchi.

Il lunotto posteriore del bus è andato distrutto e in conto l’Arpa (ora Tua) dovrà mettere anche il risarcimento per la porta del garage sfondata. Ma poteva andare molto peggio se il bus avesse proseguito la sua folle corsa a valle lungo la trafficata via Asinio Herio.