Chieti, tolta l’interdizione all'ex rettore Di Ilio

Il gip: «Può tornare a insegnare in ateneo». Determinanti le dimissioni: ora potrà continuare a tenere le lezioni di biochimica

CHIETI. Carmine Di Ilio può tornare a insegnare biochimica alla facoltà di medicina di Chieti. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Chieti, Antonella Redaelli, infatti, ha revocato l’interdizione dai pubblici uffici disposta nei confronti dell’ex rettore dell’Università d’Annunzio. Indagato per abuso, falso e violenza privata, in seguito a un esposto presentato dal professor Luigi Capasso, per Di Ilio lo scorso 13 marzo era scattato il provvedimento dell’interdizione, disposto dallo stesso giudice che il 6 aprile lo ha revocato. Cosa è cambiato nel frattempo? Sta proprio in quella preposizione latina, “ex”, la chiave di lettura della vicenda. Con le dimissioni di Di Ilio, difeso dall’avvocato Marco Spagnuolo, infatti, sono cessate le condizioni per il mantenimento della misura cautelare. È lo stesso gip Redaelli, nell’ordinanza, a spiegare perché: innanzitutto, a norma dell’articolo 15 dello statuto d’ateneo il mandato di rettore non è rinnovabile, e dunque Di Ilio non potrà ricandidarsi per la carica ricoperta fino a marzo. Per questo motivo Di Ilio non potrà esercitare «i poteri demandati al rettore sugli organi di ateneo, il che comporta la cessazione delle condizioni per cui sussisteva il pericolo di reiterazione dei reati della stessa specie per cui si procede». Di Ilio potrà tuttavia tornare alla didattica visto che «lo svolgimento dell’insegnamento universitario, alla luce della dismissione della funzione di rettore», si legge sempre nell’ordinanza del gip, «non appare poter costituire un vulnus alla tutela degli interessi pubblici cui è diretta la misura interdittiva cui è sottoposto il Di Ilio; la funzione di professore universitario non appare connessa con i fatti per cui si procede». Per questi motivi la misura interdittiva disposta nei suoi confronti è stata evocata. Resta in piedi, invece, almeno fino a domani, quella disposta nei confronti del direttore generale, Filippo Del Vecchio.

Domani, infatti, il tribunale dei riesame dell’Aquila esaminerà la richiesta di revoca dall’interdizione avanzata dal legale di Del Vecchio, l’avvocato Stefano Rossi. Di Ilio si era dimesso dalla carica di rettore il 24 marzo. «È prevalsa in me, in questo momento», aveva scritto in una lettera nella quale spiegava le ragioni di tale scelta, «la decisione di non avversare il provvedimento interdittivo, e di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di rettore onde consentire la pronta indizione delle elezioni, che porteranno a individuare una nuova guida per l’ateneo. Di grande conforto sono state le manifestazioni di stima e di amicizia pervenute da tanti colleghi docenti e da altrettanti rappresentanti del personale tecnico ed amministrativo oltre che da numerosi studenti. Ai colleghi voglio esprimere il mio ringraziamento per il supporto che sono riusciti a dare, così come a tutti i componenti degli organi accademici, al personale e agli studenti, ai quali auguro di perseverare nel cammino umano dello studio e della conoscenza».

Le indagini sono state svolte dalla squadra mobile di Chieti.