l'emergenza

Colle frana a Gessopalena, sgomberata un'abitazione

Si spacca contrada Macchie: ordinanza di evacuazione dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco. Appello del sindaco Lannutti: le istituzioni accelerino l’arrivo di un milione di euro già concesso

GESSOPALENA. Un’abitazione è stata sgomberata, e altre sono a rischio di sgombero, in contrada Macchie a causa di un ampio movimento franoso. La decisione è stata presa ieri dopo un sopralluogo del sindaco Andrea Lannutti e dei vigili del fuoco. Una casa presenta delle crepe, un’altra ha il pavimento sollevato, un’altra è quasi sul ciglio della frana. A rischio, comunque, sono anche altre abitazioni e i residenti sono preoccupati e chiedono soluzioni.

La frana non è stata improvvisa: sono anni che il pericolo era innescato. L’amministrazione comunale guidata Lannutti, lo scorso aprile ha presentato alla Regione un progetto per mettere in sicurezza il costone; stima dei lavori 1.000.000 di euro. Il progetto prevede opere di consolidamento dei terreni in declivio posti a valle e a monte della strada comunale contrada Macchie-Lago e drenaggio delle acque.

«Lancio un appello a tutti gli organi competenti affinché accelerino il finanziamento per il progetto da noi approvato in giunta», afferma il primo cittadino. La frana non rispetta la burocrazia e le eventuali decisioni degli amministratori, continua a fare il suo corso trascinando con sé case, pali dell’energia elettrica e delle comunicazioni.

È a rischio anche la strada provinciale che da Casoli porta a Gessopalena. È curioso costatare che l’area franosa non era catalogata come r4, cioè a rischio geomorfologico. «Siamo stati noi a fare le richieste per la nuova perimetrazione r4», afferma il sindaco Lannutti, «cosa che a novembre scorso è stata vagliata e accettata dal comitato tecnico dell’Autorità di bacino». L’iter non è finito perché adesso la pratica deve passare al comitato istituzionale della stessa autorità.

Intanto la frana avanza. «Alcune settimane fa abbiamo chiesto, per motivi d’urgenza, l’inizio dei lavori e abbiamo comunicato ciò al prefetto, alla Regione, al Genio civile», continua Lannutti, «inoltre a settembre abbiamo elaborato un progetto esecutivo cantierabile di un milione di euro e siamo in attesa di un finanziamento da parte della Regione o del Genio civile».

Le abitazioni a rischio crollo sono tre di cui una è abitata durante tutto l’anno, le altre due lo sono nei mesi estivi. Il fronte franoso, però, se non s’interviene con urgenza, tiene in apprensione altre dieci famiglie.

Negli ultimi mesi la situazione è peggiorata e alcune settimane fa è stato necessario riparare la conduttura principale del metano che corre a ridosso della strada provinciale. Anche le linee dell’energia elettrica e del telefono sono state danneggiate. La situazione, quindi, non è da sottovalutare e un intervento deve essere immediato. «A breve», conclude il primo cittadino, «chiederò un incontro con il prefetto e le altre autorità competenti al fine di definire un percorso per la soluzione del problema- Questa deve essere una priorità non solo per noi ma anche per la Regione».

Matteo Del Nobile

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