Colpito alla testa dal collega, operaio romeno grave a Chieti

La lite tra i due romeni in un negozio in fase di ristrutturazione al centro commerciale Megalò. L’aggressore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e rinchiuso a Madonna del Freddo

CHIETI. Momenti di tensione ieri in un negozi chiuso per ristrutturazione e cambio di gestione al Megalò.

Una lite tra due operai, entrambi cittadini romeni, ha fatto accorrere nel piazzale del centro commerciale carabinieri e un’ambulanza del 118.

Ad avere la peggio D.C.C., 29 anni che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Pescara per essere sottoposto ad un intervento chirurgico alla testa. Il giovane è stato colpito dal connazionale S.G.C., 28 anni, con un tubo metallico per ponteggi. Un colpo violento che ha quasi sfondato una tempia del giovane operaio.

Tutto è accaduto in pochi minuti. I due, che sono anche vicini di casa, stavano lavorando nello stesso cantiere quando, per motivi futili, è scoppiata la lite.

Ad accendere la scintilla il rimprovero di uno dei due all’altro per l’alto volume di una radio. Baccano che avrebbe dato fastidio in più di un’occasione alla madre.

Un problema banale che poteva essere risolto sicuramente in maniera più tranquilla.

Ma non è andata così.

Il richiamo ad essere più accorto alla tranquillità dei vicini di casa ha innescato una discussione accesa.

E dalle offese i due sono passati alle mani. Chi ha sentito le urla provenire dal cantiere chiuso al pubblico ha sperato che si trattasse solo di una schermaglia di poco conto.

S.G.C., invece, accecato dall’ira, avrebbe invece impugnato un segmento di tubo metallico per poi colpire il connazionale alla testa.

A quel punto qualcuno ha dato l’allarme a 118 e carabinieri.

Quando l’equipaggio dell’ambulanza è arrivato sul posto ha trovato il giovane romeno in un lago di sangue.

Il medico si è subito reso conto della gravità del ferito che è stato soccorso prima al policlinico di colle dell’Ara e poi trasferito d’urgenza nel reparto neurochirurgico di Pescara. Le sue condizioni sono gravi e i medici si sono riservati la prognosi.

L’aggressore è stato portato nella caserma dei carabinieri dello Scalo per essere interrogato sull’accaduto.

L’operaio romeno ha raccontato la sua versione dei fatti e i motivi che hanno scatenato la lite.

Nel pomeriggio, su disposizione del pm Giuseppe Falasca, S.G.C. è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Il ragazzo è stato rinchiuso nel carcere di Madonna del freddo a Chieti.

Intanto all’ospedale di Pescara è iniziato il pellegrinaggio dei parenti e degli amici di D.C.C., Tutti uniti nella speranza che il giovane operaio romeno, arrivato in Italia da qualche anno, possa salvarsi.

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