Comune, 57 dipendenti senza stipendi

Anche le tredicesime a rischio. La Tesoreria: non paghiamo chi non ha un conto corrente

CHIETI. Ligi alla legge ancor prima che entri in vigore e 57 dipendenti del Comune, quelli che non hanno un contocorrente bancario, rischiano di non percepire né stipendio né tredicesima. Ieri la Tesoreria comunale, Banca Marche, ha comunicato ai lavoratori privi di conto in banca che il 21 non avrebbe pagato gli stipendi né la gratifica natalizia, a meno che non avessero preso la stip card con loro oppure non si fossero affrettati a stipulare un conto corrente. Tutto questo in esecuzione del decreto Monti che in pratica vieta che possano circolare soldi in contanti oltre i mille euro, provvedimento legislativo, però, che è ancora al vaglio delle Camere e la cui ratifica si prevede intorno alla vigilia di Natale.

La decisione della Tesoreria non è ovviamente piaciuta alla maggior parte dei dipendenti, alcuni dei quali hanno chiesto aiuto a parenti e amici, appoggiandosi ai loro conti correnti, altri si sono invece precipitati all'ufficio del personale del Comune, carichi di rabbia, in attesa di quei soldi vitali in questo periodo, non solo di festa, ma di pagamenti di bollette, bolli auto e assicurazioni. Uno di questi si è presentato, rosso in viso, per protestare contro una decisione che ritiene una autentica ingiustizia.

Il dirigente Franco Rispoli ha telefonato alla Tesoreria nel tentativo di persuadere la direzione della banca a soprassedere almeno in questo periodo di vacatio, considerato che la legge non ha ancora la sua efficacia. Ma la banca ha lasciato intendere che non era possibile e che comunque si sarebbe potuto risolvere il problema se i dipendenti si fossero muniti della stip card emessa dalla loro banca e con la quale avrebbero potuto riscuotere lo stipendio rapidamente. Una sorta di accaparramento di clientela, velato dalla opzione offerta di potersi dotare di un conto corrente con la loro banca o anche qualsiasi altra da essi preferita. Certamente i tempi di apertura e di efficacia di un conto bancario superano i 10 giorni, essenziali per un dipendente pubblico alle prese con pagamenti o anche solo con la cena o i regali di Natale.

Il sindaco Umberto Di Primio non ha gradito la decisione e ha scritto alla direzione di Banca Marche: sono venuto a sapere, il succo della lettera, della vostra decisione e invito questa Tesoreria a soprassedere alla legge che non ancora è stata approvata e a versare in contanti gli stipendi, il 21, altrimenti ritengo questa banca responsabile delle conseguenze che dovessero derivare dal mancato pagamento. (k.g.)

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