Comune Chieti, i revisori dei conti: "Il bilancio del 2013 è illegittimo"

La relazione dei revisori sul conto consuntivo: irregolarità contabili e finanziarie mai sanate

CHIETI. Bilancio consuntivo 2013, il collegio dei revisori dei conti del Comune boccia il lavoro portato avanti dall’ente evidenziando «gravi irregolarità contabili e finanziarie e inadempienze già segnalate al consiglio e non sanate».

Un rimbrotto che mette con le spalle al muro il consiglio comunale dove, a breve, potrebbe approdare il bilancio consuntivo malgrado si parli con insistenza di una proroga concessa dal Governo con i termini di approvazione spostati ad ottobre. Intanto l’amministrazione ha già dato mandato ai dirigenti di preparare le dovute controdeduzioni ai concetti espressi nero su bianco dal collegio dei revisori composto dal presidente Silverio Salvatore e da Paolo Consalvi oltre che da Valerio D’Amicodatri.

«Nel bilancio» ammette Roberto Melideo, assessore alle finanze «c’è una tensione finanziaria di fondo acuita, negli ultimi due anni, dalla diminuzione dei contributi statali e dalla crisi economica che rallenta la riscossione dei tributi. Stiamo facendo il massimo per rispettare i rigidi parametri del federalismo fiscale e non gravare troppo sulla cittadinanza».

Alessandro Giardinelli, capogruppo di Scelta civica, va giù duro. «La situazione in Comune è drammatica in quanto i revisori» ricorda Giardinelli «avevano già dato un parere non favorevole al bilancio previsionale dello scorso anno. Una negatività confermata per il bilancio consuntivo dell’ente. La verità è che il Comune si avvicina a grandi passi verso il dissesto finanziario, il tutto aggravato da una fase politica di stallo caratterizzata da una giunta che non ha più una maggioranza in consiglio». Al momento, però, preoccupano di più le osservazioni impietose formulate dai revisori che, di fatto, sono tornati a bacchettare la gestione delle finanze comunali. Non a caso i revisori invitano l’ente ad adottare provvedimenti «che consentano la puntuale ed immediata ricognizione del reale risultato di amministrazione (avanzo/disavanzo), atteso che l’avanzo d’amministrazione esposto risulta allo stato alterato per effetto dei rilevati difetti di accertamento e comunque affetto da vizio di inattendibilità per la presenza di rilevanti residui attivi non riscossi (in particolare quelli anteriori al 2009), nonché per la presenza di rischi significativi nella riscossione di entrate accertate nell’annualità corrente, come ampiamente espresso nel corpo della presente relazione». In poche parole il Comune, nel 2013, non ha incassato quanto previsto.

Di conseguenza i conti non tornano. Emblematico l’invito accorato rivolto dai revisori dell’ente ai dirigenti affinché «siano adottate immediatamente da tutti i settori interessati le procedure necessarie per il recupero delle entrate correnti (imposte, tasse, canoni concessori e ruoli), per la vendita dei cespiti patrimoniali e qualsiasi altra procedura opportuna che permetta di accantonare risorse da destinare al finanziamento/copertura delle molteplici passività definite e/o latenti».”

Jari Orsini

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