Concorso truccato all'Arta Tenaglia: "Chiarirò tutto"

L'avvocato teatino: essere indagato è una esperienza nuova

CHIETI. «Indagato, un'esperienza nuova. Non so di cosa sono accusato perché non ho ancora ricevuto niente», dice, raggiunto al telefono ieri mattina l'avvocato Pierluigi Tenaglia, 47 anni, di Orsogna, per la prima volta protagonista di una vicenda penale ma non come difensore. «L'unica cosa che posso dire è che ho partecipato a quel concorso per l'ufficio legale dell'Arta. Tutto qui».

E' tranquillo il presidente dell'ordine degli avvocati di Chieti, anche se un po' mesto, coinvolto in una situazione che vorrebbe già molto lontana.

Figlio di Domenico Tenaglia, decano dell'avvocatura teatina e ex assessore regionale di quella giunta Salini che finì sotto inchiesta per abuso, reato poi prescritto, per i fondi Pop e fratello di Lanfranco Tenaglia, deputato del Pd, componente della commssione giustizia alla Camera.

«Un errore di percorso», commenta ancora Pierluigi Tenaglia che ha nominato difensore il suo carissimo amico Cristiano Sicari (oltre all'aquilano Stefano Rossi), «che avrò modo di chiarire alla magistratura e spero che lo possa fare al più presto».

Avvocato dal 1991 Tenaglia, cassazionista, diventa per la prima volta presidente dell'ordine degli avvocati di Chieti nel gennaio del 2010, incarico che gli viene rinnovato con un consenso bulgaro lo scorso gennaio, con l'88 per cento delle preferenze.

Tenaglia dal temperamento posato e sempre pronto a stemperare gli attriti, è tuttavia tenace se deve raggiungere un obiettivo, e lo ha dimostrato con una lunga battaglia, alla fine della quale, gli operatori della giustizia del tribunale di Chieti, hanno finalmente, dopo anni, anche grazie all' azione sinergica portata avanti con i colleghi della Camera penale, un protocollo delle udienze con rinvio per fasce orarie e criteri di priorità collegati a condizioni oggettive dei difensori (gravidanza, età, etc) o delle parti. Un traguardo che ha risolto le attese estenuanti e i disagi per avvocati, giudici e i dipendenti, vittime di una disorganizzazione nella conduzione delle udienze, che fu anche oggetto di diverse interrogazioni di parlamentari abruzzesi. Attraverso un lavoro costante è anche riuscito a ottenere i finanziamenti ministeriali per la riqualificazione del Palazzo di giustizia, reso per metà inagibile in conseguenza del terremoto del 2009.

Pierluigi Tenaglia ha fatto parte della Commissione per la riforma del codice di procedura penale, componente del cda della banca Caripe, insieme a giornalisti, parlamentari e colleghi avvocati, è membro del Comitato scientifico dell'Associazione nazionale delle vittime degli errori giudiziari.

E' stato recentemente codifensore con successo degli interessi della d'Annunzio nella recente causa che ha visto protagonista l'ex direttore generale Marco Napoleone. E proprio per conto dell'Arta, si è costituito parte civile lo scorso 7 marzo nel processo che vede imputato davanti al tribunale di Chieti Gaetano Basti, ex direttore generale dell'Agenzia regionale per la tutela ambientale, accusato di peculato per aver usato l'auto di servizio per spostarsi dalla sua residenza ortonese alla sede dell'Arta.

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