Confcommercio Dimissioni in blocco e Allegrino a casa

La maggioranza dei consiglieri: presidente accentratore non ci ha mai reso partecipi di alcuna decisione

CHIETI. La maggioranza del direttivo provinciale di Confcommercio si dimette e così l’attuale presidente Angelo Allegrino va a casa. Guerra aperta nella associazione di commercianti con cinque consiglieri, che ben si guardano dal firmare la nota, ma accusano Allegrino di essere un accentratore e di non rendere partecipe il consiglio delle decisioni importanti. «Questi hanno molta fantasia possono fare gli attori» replica Allegrino.

Così, come da regolamento fra tre mesi, alla fine di agosto, si va alle elezioni, per eleggere un nuovo consiglio.

«La nostra intenzione non è quella di danneggiare l’associazione, né di alimentare polemiche, ma non possiamo più condividere la gestione personalistica e totalmente accentratrice che Angelo Allegrino sta portando avanti all’interno della Confcommercio Chieti», spiegano i membri dimissionari del consiglio direttivo. «Comprendiamo il momento di difficoltà», continuano i consiglieri, «ma Allegrino ci ha tagliato fuori da qualunque processo decisionale, arrivando persino a tenerci nascosta una visita ispettiva che era stata inviata dalla Confcommercio nazionale di Roma per verificare gli atti della sua gestione». «I consiglieri dimissionari inoltre», si legge ancora, «auspicano che il loro gesto possa segnare l’inizio di una nuova fase per la Confcommercio Chieti», continua la nota, «un sodalizio che ha sempre avuto un ruolo di prestigio e di primo piano in tutta la provincia, ma che oggi Allegrino ha penalizzato per le sue ambizioni e la sua visibilità personale, creando difficoltà note sia agli associati che ai dipendenti che lavorano in Confcommercio».

Allegrino respinge le accuse. «Questi signori non sanno cosa dicono», dice, «fanno parte del direttivo e devono partecipare alle riunioni, ma alcuni non vengono mai per cui le decisioni si devono prendere senza di loro. La gestione della associazione va curata, partecipata. Non è il presidente che decide ma il consiglio».

Per quanto riguarda l’ispezione della Confocommercio Roma, Allegrino spiega che la visita è stata determinata perché l’associazione teatina ha chiesto due finanziamenti alla sede centrale, uno per ampliare i corsi di formazione e un altro per l’attività sindacale. «Di regola, da due anni», spiega il presidente di Confcommercio, «quando c’è la richiesta di fondi, da Roma devono controllare i bilanci dell’associazione. Ebbene sono venuti e hanno trovato tutto a posto, tant’è che otterremo questi finanziamenti».

Ma Allegrino aggiunge: «So che due consiglieri hanno ritirato le dimissioni, quindi la maggioranza non esiste, tuttavia le elezioni per il nuovo direttivo si faranno ugualmente, a settembre o fine agosto».

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