Confindustria: solo chiacchiere da bar su Palazzo Veneziani

Il presidente Primavera parla di «gola profonda» e bolla come illazioni le voci sul ridimensionamento di Chieti

CHIETI. Nessuna smobilitazione o arretramento delle attività di Confindustria in città, nonostante la decisione abbondantemente maturata di associare le due sedi degli industriali di Pescara e Chieti.

Il presidente Paolo Primavera rispedisce al mittente come illazioni le indiscrezioni circolate in merito a una eventuale soppressione degli uffici nella sezione teatina degli industriali ospitata a Palazzo Veneziani, in largo Teatro Vecchio. Nel giorno della prima assemblea congiunta delle Confindustrie di Chieti e Pescara, Primavera attribuisce a una «gola profonda» le voci di ridimensionamento, bollandole però come «chiacchiere da bar».

«Palazzo Veneziani», sottolinea il presidente degli industriali teatini, «fa parte di un progetto che potrebbe accrescerne l’utilizzo e l’impatto positivo sulla città. La notizia relativa a una valutazione della sede è vera, ma è stata una necessaria attività finalizzata alla valorizzazione dei patrimoni che verranno apportati nella nuova Confindustria Chieti -Pescara che vedrà la luce entro il 2014».

La sede di Largo Teatro Vecchio, nelle previsioni attuali, verrà dunque permanentemente utilizzata dalla sezione Costruttori (Ance Chieti); dalla Sia Abruzzo Srl, che ne farà, dopo quella di Mozzagrogna, la seconda sede accreditata in modo da poterne implementare l’utilizzo ai fini formativi; dalla direzione e presidenza di Confindustria Chieti per il 2014 e, non appena costituita, dalla direzione e presidenza della nuova Confindustria Chieti-Pescara per i fini istituzionali e di rappresentanza da Facilita, l’organismo di mediazione civile e commerciale promosso da un pool di avvocati del Foro di Chieti.

Gli ulteriori spazi che saranno resi liberi dal trasferimento del punto di erogazione dei servizi, e del relativo personale impiegato, prosegue Primavera, «sono a disposizione del mercato ma con grande attenzione all’inserimento di servizi qualificati, di alto livello, possibilmente collegati alla prevista soppressione dei Tribunali diLanciano e Vasto con accorpamento di numerose attività forensi sul Tribunale di Chieti».

Dopo aver citato studi commissionati a una società di marketing, che hanno registrato il massimo di gradimento sul progetto di fusione Chieti-Pescara, Primavera attacca una non identificata «gola profonda, certamente un imprenditore», rimarca il presidente degli industriali, che sulle ricadute occupazionali dell’operazione «racconta nostri fatti interni in maniera capziosa, per fini personali e con il solo intento denigratorio già abbondantemente utilizzato come chiacchiere da bar».

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