Conto consuntivo in aula Lapenna con il nodo Psi

Il bilancio 2012 banco di prova per la tenuta della maggioranza di centrosinistra Il sindaco: «Tutto complicato, dai partiti nessuna indicazione sulla nuova giunta»

VASTO. È il conto consuntivo 2012 il banco di prova per la maggioranza di centrosinistra. Il documento contabile approderà in aula entro la metà di maggio, ma sulla sua approvazione pende la spada di Damocle del Psi. Nonostante i vertici e le riunioni che si sono succeduti in queste settimane, i partiti del centrosinistra sono fermi sulle loro posizioni. Pur manifestando aperture nei confronti dell’ingresso in giunta di una rappresentanza socialista, Pd, Sel, Prc e Giustizia sociale sono contrari all’azzeramento dell’esecutivo come chiesto dai socialisti, i quale dopo essersi astenuti sulle norme tecniche del Prg sembrano aver minacciato il voto contrario sul consuntivo i cui atti sono stati notificati in questi giorni ai consiglieri comunali.

Nessuno vuole arretrare di un passo: il Pd, che ha blindato i suoi tre assessori, sostiene che deve essere il sindaco Luciano Lapenna a decidere, ma il primo cittadino vuole che siano le forze politiche a dargli precise indicazioni. Una cosa è certa: non è disponibile, come ha ripetuto più volte, a “farsi impallinare”. Deve poter contare su una maggioranza coesa per approvare i provvedimenti. E non arrivare in aula senza la certezza dei numeri, anche se a lanciargli la ciambella di salvataggio potrebbero essere i centristi di Fli e dell’Udc, Nicola Del Prete e Massimiliano Montemurro insieme a Davide D’Alessandro (indipendente).

«Sono preoccupato», si limita a dire Lapenna, «la situazione è complicata e dai partiti non ho avuto nessuna indicazione. Siamo ancora a un vicolo cieco».

A complicare il quadro politico è la difficile situazione che sta vivendo il Pd a livello nazionale. Il sindaco, che ieri sera si è incontrato con alcuni fedelissimi in una pizzeria, continua a raccogliere lamentele dagli iscritti e dai cittadini, i quali da tempo denunciano l’impasse amministrativo. Secondo la segreteria del Psi, che chiede di essere tenuta in debita considerazione, per venire fuori da questa situazione di immobilismo bisogna azzerare la giunta e ripartire con un nuovo esecutivo con all’interno un numero di assessori inferiore a quello attuale.

Resta da vedere chi dovrà essere sacrificato sull’altare della patria. Le posizioni più deboli sono quelle del vicesindaco Antonio Spadaccini (ex Idv) e dell’assessore Mario Olivieri, di Giustizia sociale, ma c’è una parte del Pd che vorrebbe aprire al centro a discapito dell’ala sinistra della maggioranza, cioè Sel e Prc.

Anna Bontempo

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