Corteo contro le strade a pezzi

Castiglione, manifestazione dei residenti in concomitanza col Consiglio provinciale

CASTIGLIONE MESSER MARINO. «Dopo un anno e mezzo dalla frana che ha investito al chilometro 5 la strada provinciale 152, tra Castiglione e Montazzoli, nulla è stato fatto, solo promesse, chiacchiere e prese in giro, con centinaia di migliaia di euro che a rotazione venivano fatti comparire e sparire nel giro di pochi giorni da illusionisti di turno». Lo sostengono i n una nota alcuni residenti nell’Alto Vastese che per domani, dalle 9 alle 11, organizzano un presidio di protesta nella zona interessata allo smottamento, prima della riunione del consiglio provinciale in cui si discuterà un ordine del giorno sulla viabilità nel comprensorio.

«La frana sulla Provinciale152 è solo la punta dell’iceberg dello stato di abbandono in cui versa il sistema viario dell’Alto Vastese. Le strade che collegano Castiglione con Schiavi, Fraine, Torrebruna e Montazzoli», prosegue la nota dei residenti, «stanno diventando poco più che mulattiere. Non c’è bisogno di un veggente per prevedere, tra pochi mesi, l’ulteriore interruzione del collegamento con Montazzoli a causa del definitivo crollo del ponte, dopo Sant’Egidio, che si sta sgretolando giorno dopo giorno sotto l’indifferenza di tecnici e politici provinciali. Chi risarcirà i cittadini per un’ulteriore interruzione dell’arteria che tiene in vita i paesi montani? Abbiamo assistito al piagnisteo “a domicilio” dei nostri governanti sulla mancanza di fondi o alla promessa di ingenti stanziamenti che per incapacità o negligenza sono rimasti nei cassetti dei ministeri o della Regione. I soldi ci sarebbero ma vengono spesi male: che fine hanno fatto i 627 mila euro stanziati per l’adeguamento della galleria “La Civeta”, la più lunga della provincia, i cui lavori, che sarebbero dovuti finire a febbraio 2013, sono stati interrotti rendendo il transito ancora più pericoloso, con la costante mancanza di illuminazione e con flussi di acqua che sgorgano dalle volte? È il momento di dire basta».

Il presidio di protesta di domani è stato organizzato in quanto nel pomeriggio a Chieti c’è la seduta del consiglio provinciale in cui verrà discusso un ordine del giorno per chiedere all’ente di intervenire sulla Regione affinchè si trovino i fondi necessari alla sistemazione delle strade dell’Alto Vastese e per la messa in sicurezza dei tratti a rischio della provinciale 152.

«Non possiamo continuare ad essere considerati cittadini di serie B», concludono i residenti.

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