Costringe la suocera a mangiare i rifiuti

Uomo arrestato per le botte date in cinque anni a convivente e figli. La giovane donna minacciata: «Ti tolgo un bambino»

VASTO. Cercava l’amore per se e per i propri figli ed è finita all’inferno. Per cinque anni ha sopportato con le sue creature e l’anziana madre le violenze fisiche e psicologiche del proprio compagno, un cinquantenne nordafricano. L’uomo è arrivato a costringere la suocera a mangiare il cibo gettato nella spazzatura. La minaccia di portare via alla convivente il figlio più piccolo, ha spinto la donna a denunciare l’orrore patito fra le mura domestiche. Ora lui è in carcere con l’accusa di maltrattamenti e atti persecutori. Di lei si stanno prendendo cura le operatrici del centro anti violenza Donnattiva. «Non sarà semplice nè per lei nè per i bambini riuscire a “guarire”. Le ferite dell’anima sono troppo profonde», afferma il dirigente del commissariato, il vicequestore Cesare Ciammaichella.

La prima volta che Anna (il nome è di fantasia per proteggere i figli) chiese aiuto alla polizia, è stato due anni fa. «È arrivata in commissariato tremando e ci ha chiesto di accompagnarla a prendere i suoi vestiti nella casa che condivideva con il compagno, uno straniero di 50 anni», racconta il dirigente del commissariato. «Quando siamo arrivati, lui l’ha insultata anche davanti alla polizia. Lei grazie alla presenza della polizia ha resistito ma due giorni dopo l’ha perdonato, ed è stato l’errore più grande. Da quel momento la sua vita è diventata un inferno».

I bambini, spaventati dalle umiliazioni impartite alla madre, spesso si nascondevano. Una volta è stata la maggiore dei tre a chiudere aiuto alla polizia. Poi lo ha fatto la nonna. «Ma ogni volta, al momento di presentare la denuncia, le vittime ci ripensavano», si rammarica il vice questore. Il cinquantenne convinto di avere le due donne e i tre bambini in pugno faceva tutto ciò che voleva. «È arrivato a drogarsi davanti ai bambini».

La violenza diventava ferocia disumana con la suocera. «Ha costretto l’anziana a mangiare il cibo gettato nella spazzatura», racconta Ciammaichella. «L’ha picchiata più volte e minacciata di morte. Una volta le ha puntato un coltello contro la gola. L’anziana terrorizzata ha avuto un attacco ischemico ed è finita in ospedale. Quando si è ripresa la paura le ha impedito di raccontare tutto alla polizia».

Gli investigatori, però, hanno cominciato a tenere d’occhio l’uomo, pronti ad intervenire in caso di bisogno. I comportamenti minacciosi e lesivi sono andati avanti fino a quando nel mirino del cinquantenne sono finiti i bambini. L’uomo è arrivato a minacciare la compagna di rubarle il figlio. La paura che potesse accadere qualcosa alla sua creatura, ha spinto la donna a confidarsi con gli agenti e a quel punto davanti ad una minaccia così grave è stata la magistratura a decidere.

Ora lui è in carcere. Nega le accuse e si difende. Il suo avvocato, Angela Pennetta, per il momento non vuole parlare. «Devo prima leggere le accuse che vengono contestate al mio cliente», dice il legale. Anna e la sua famiglia sono protette dalle operatrici di Donnattiva e, ovviamente, dalla stessa polizia. I bambini forse guariranno con il tempo. «Al momento sono tre creature terrorizzate e profondamente ferite», è il rammarico del dirigente del commissariato.

Paola Calvano

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