Una buca su via Gran Sasso

CHIETI

Crepe, buche e fossi: il viadotto fa paura 

Si aprono squarci su via Gran Sasso. I rilievi di un ingegnere lanciano l’allarme: la collina frana, palazzi lesionati

CHIETI. Un «avvallamento» di almeno 30 centimetri all’inizio del viadotto con le crepe che dall’asfalto si allungano fino ai muri dei palazzi vicini; un altro «avvallamento» alla fine del ponte con auto, moto, camion e bus che saltano all’improvviso; e adesso anche un cratere con l’asfalto sbriciolato.

Crepa dell'asfalto sul viadotto

Fa paura il viadotto di via Gran Sasso. Dopo la tragedia di Genova con le sue 43 vittime a causa del crollo del ponte Morandi, l’allarme rimbalza anche a Chieti.
Il viadotto, battuto ogni giorno da migliaia di mezzi in entrata e in uscita dalla città, si trova alla base di una collina che, secondo i rilievi dei tecnici, scivola lentamente verso valle. A sostenere che, in questa zona, è attiva una frana è un ingegnere, Giuseppe Matricardi, che ha svolto indagini per conto di un gruppo di residenti alle prese con crepe nei loro palazzi a monte del viadotto, in via Fonte Vecchia. In una lettera inviata al Comune il 30 maggio scorso, il tecnico riferisce che l’«instabilità» di una parte del condominio Panoramico potrebbe essere «legata» allo «scivolamento verso valle di parte del versante collinare reso ora evidente dalla presenza delle fratture superficiali» sui palazzi. «Secondo quanto è dato di sapere», prosegue l’ingegnere, «la frana ha provocato e sta provocando l’instabilità dei fabbricati condominiali posti a valle». Il documento cita altri 6 condomini della zona. E poi si parla dell’allaccio al viadotto: «Su via Gran Sasso, in corrispondenza del civico 126, si evidenzia un avvallamento della carreggiata stradale legato al cedimento del sottostante terreno nonché cedimenti nei muri di sostegno del terrapieno e della parte di edifico prospiciente».

Lesioni sui muri

Nell’analisi di Matricardi, si parla di «precaria situazione di stabilità» della collina e si dice che il dissesto è visibile proprio dalle fratture di via Gran Sasso: «Un segno evidente del fenomeno viene colto osservando l’abbassamento del tratto di strada comunale di via Gran Sasso in corrispondenza del civico 126 che, a detta dei residenti, si è riformato puntualmente dopo ogni sistemazione».
Dal 25 gennaio scorso, «per motivi di sicurezza», è chiuso il passaggio pedonale del viadotto: l’ordinanza parla di «problemi strutturali e deformazione della ringhiera di protezione» e della necessità di opere di «manutenzione straordinaria».

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