Cup, computer malfunzionanti

Disagi e proteste per le lunghe file agli sportelli

CHIETI. «Sportelli Cup e computer che fanno come gli pare». Capita questo all'ospedale Santissima Annunziata del colle. Una donna racconta che ha aspettato almeno due ore il proprio turno, perché agli addetti allo sportello più d'una volta s'è spento d'improvviso il computer. È uno degli aspetti bizzarri, raccontati ieri dagli utenti in fila per attese interminabili. «Non è più possibile andare avanti così», dice Aldo Cerulli di Cittadinanzattiva, «qui arrivano molti anziani. È la quarta settimana che uno dei tre sportelli è chiuso. Si tratta di quello dedicato proprio agli esenti, tra cui ci sono gli anziani, che potrebbero sbrigarsela in poco tempo. L'addetto è in malattia e la Asl non lo sostituisce. Così tutti vanno agli altri due sportelli e aspetta a lungo, anche chi non dovrebbe. Stamattina (ieri per chi legge) un'anziana a un certo punto ha avvertito un malore». La segnalazione dell'esponente di Cittadinanzattiva arriva intorno alle 10. In fila ci sono almeno 30 utenti.

«Vorrei prenotare un'ecografia agli arti inferiori», dice un uomo anziano. La disponibilità c'è subito a Ortona, ma è una soluzione scomoda. «Veda altrove, mio figlio lavora a Lanciano», incalza l'uomo. Il computer, però, ieri non dava la possibilità di sondare le disponibilità di alcuni ospedali della Asl. Eppure il nuovo programma informatico dovrebbe fare questo ed altro. «Il software continua a dare erroni e so che puntualmente gli addetti lo sottolineano», osserva Cerulli. Alla fine l'utente si accontenta di una prenotazione a settembre, ma almeno a Chieti.

Avanti il prossimo. Una donna vede il taccuino e racconta: «Io sono venuta anche martedì pomeriggio ed è successo di tutto. Per sbrigare tre pratiche hanno impiegato tutto il pomeriggio. Non è stata colpa degli operatori ma dei computer. Di punto in bianco si spegnevano e dovevano ricominciare tutto da capo». In fila c'è anche una giovane donna. Ha fatto il controllo mammografico a novembre scorso. Lo deve fare ogni anno.
Ha in mano una impegnativa del 17 novembre 2010.
«Le liste sono chiuse», dice, «ma io tento ogni giorno, sperando di fare in tempo per novembre 2011». (s.b.)

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