Dai vigili urbani «sfiducia morale» a Lapenna

I sindacati Diccap e Csa annunciano lo stato di agitazione: sindaco chiuso a ogni colloquio con noi

VASTO. I vigili urbani girano armati, ma la loro attività non viene ritenuta “rischiosa” dall’amministrazione comunale che ha deciso di tagliare alcune indennità. Parte da questa premessa lo stato di agitazione proclamato dal Diccap e dal Csa (Coordinamento sindacale autonomo), cioè i sindacati maggiormente rappresentativi della polizia municipale che hanno ricevuto mandato di chiedere al prefetto, Fulvio Rocco De Marinis, la convocazione delle parti per «esperire la procedura prevista di raffreddamento del conflitto».

Arrivano venti di guerra dal comando di corso Italia. La decisione di puntare i piedi è giunta al termine dell’assemblea promossa dalle due organizzazioni sindacali per discutere di una serie di violazioni normative e contrattuali che, secondo il Diccap e il Csa, sono stati posti in essere dall’amministrazione. Gli agenti e gli ufficiali hanno anche dichiarato - ed è la prima volta che succede - «la sfiducia morale nei confronti del sindaco Luciano Lapenna», sotto la cui gestione sono stati raggiunti i livelli più alti di conflittualità. «L’atteggiamento del primo cittadino è di totale chiusura ad ogni tipo di colloquio con il personale, tant’è vero che non si è mai presentato al comando benché sollecitato in tal senso», spiegano Walter Falzani (Diccap) e Fabio Ravasini (Csa), «ha inoltre manifestato la volontà di ledere la dignità professionale degli appartenenti al corpo, confermata anche da dipendenti e amministratori comunali, secondo i quali in più occasioni avrebbe rimarcato la propria pervicace volontà di togliere le indennità ai vigili, senza addurre alcuna motivazione per un tale ingiustificato astio. Tuttavia», fanno presente i due sindacalisti, «l’assemblea si è dichiarata disposta a revocare la propria manifestazione di sfiducia morale qualora il sindaco dia segni tangibili di cambiamento di atteggiamento verso la polizia municipale, la quale si compone di persone sempre pronte a riprendere un dialogo sereno e costruttivo».

Insomma, i rapporti da sempre conflittuali tra la giunta di centrosinistra e i vigili urbani, si sono ulteriormente inaspriti, proprio nel momento in cui è necessaria maggiore collaborazione tra le parti in vista della organizzazione dei servizi notturni. Secondo i sindacati, che chiedono il rispetto del contratto, sono stati posti in essere una serie di violazioni. «L’amministrazione ritiene non rischiosa e non disagiata l’attività svolta dalla polizia municipale», aggiungono Falzani e Ravasini, «e allora perché sarebbero stati armati i vigili urbani se il loro lavoro non è rischioso? Oppure, gli operatori su strada non sono disagiati rispetto agli impiegati che lavorano in ufficio».

Anna Bontempo

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