Liliana Segre, senatrice a vita e cittadina onoraria di Cupello

LA POLEMICA

Delibera "bavaglio" a Cupello, la senatrice (e cittadina onoraria) Segre: "Ritiratela"

Si accende il caso nazionale contro l'autorizzazione del Comune al sindaco di procedere per diffamazione aggravata contro chi ritiene l'abbia offeso sui social. L'auspicio: "Sono certa che tutte le parti in causa sapranno dare prova di sensibilità democratica e di condivisione di basilari principi di civiltà”

CUPELLO. Diventa un caso nazionale la delibera soprannominata "bavaglio" con la quale il Comune ha dato al sindaco la possibilità di ricorrere in Tribunale per “diffamazione aggravata” contro un privato cittadino per presunte frasi diffamatorie espresse sulla propria pagina Facebook. Ad accendere i riflettori e a portare il caso alla ribalta è la  senatrice a vita Liliana Segre, presidente della commissione Anti-discriminazioni, che è tra l'altro cittadina onoraria di Cupello.

La delibera  copre il sindaco dalle eventuali spese legali. E' la n.78, approvata il 4 agosto dalla giunta del sindaco Graziana Di Florio e ha come oggetto “Conferimento incarico legale per tutela dell’onorabilità e dell’immagine del Comune di Cupello”.

Secondo il documento, il «soggetto fisico individuato, il cui nome viene omesso per motivi di privacy», attraverso una pagina facebook ha pubblicato «articoli, post e commenti con contenuti, irreali e gravemente offensivi sull’operato di questo Comune, contenenti affermazioni gravi e diffamatorie contro il Sindaco e questa amministrazione comunale». La giunta inoltre rileva che "il Comune non dispone, all’interno della sua struttura organizzativa, delle professionalità richieste per sostenere le proprie ragioni, per cui si rende necessario l’affidamento di un incarico legale esterno".

A rendere noto l'interessamento della senatrice è una nota di "Insieme per Cupello", Pd, M5s, Attivisti Cupello e Cupello Futura umanità.

Questa la comunicazione inviata dalla Senatrice Segre: “Apprendo da fonti stampa che l’Amministrazione Comunale di Cupello in provincia di Chieti ha approvato una delibera che prevede la possibilità di ricorrere in Tribunale per “diffamazione aggravata” avverso coloro sospettati di rivolgere, particolarmente a mezzo social, determinate critiche ritenute eccessive ad autorità cittadine. Anche nella mia veste di Presidente della Commissione “Anti- discriminazioni” il mio auspicio è che l’atto venga ritirato e che il dibattito pubblico ed istituzionale riguadagni in qualità”.

Nella nota politica si fa notare che la Segre è cittadina onoraria grazie "all’azione e alla spinta delle minoranze consiliari (ben poco onorata dall’amministrazione Comunale di Cupello)" e che condivide l’indignazione profonda per questa "pericolosa involuzione autoritaria del sindaco e della giunta comunale per la difesa del diritto di critica e della libertà di espressione".

La senatrice quindi aggiunge nella nota diffusa dalle minoranze di Cupello: “Sono certa che tutte le parti in causa sapranno dare prova di sensibilità democratica e di condivisione di basilari principi di civiltà”.

Di qui il commento finale della minoranza in consiglio comunale di Cupello: "Condividiamo la dichiarazione e ringraziamo la senatrice Liliana Segre che per la sua storia e formazione politica e culturale ha colto con impareggiabile sensibilità, il pericolo al quale i cupellesi vanno incontro e raccogliamo l’input di una condivisione di quei “basilari principi di civiltà” la cui base è nell’espressione delle libertà democratiche".