la lite sull’ente dell’acqua

Di Stefano all’attacco di Scutti «Deve dimettersi dalla Sasi»

LANCIANO. «L’assemblea dei sindaci-soci della Sasi convocata per lunedì è illegittima. Scutti deve dimettersi». Non usa mezzi termini il deputato Pdl Fabrizio Di Stefano che chiede le dimissioni del...

LANCIANO. «L’assemblea dei sindaci-soci della Sasi convocata per lunedì è illegittima. Scutti deve dimettersi». Non usa mezzi termini il deputato Pdl Fabrizio Di Stefano che chiede le dimissioni del presidente della Sasi, Domenico Scutti, tornando sul problema della composizione del Cda della società che gestisce il servizio idrico integrato in 76 comuni chietini.

Composizione del Cda che proprio l’assemblea convocata per lunedì deve chiarire. Un Cda monco viste le dimissioni della consigliera Brunella Tarantini, dipendente del Comune di Lanciano, e del caos che si è scatenato sull’elezione di Patrizio D’Ercole, in quota al centrodestra. Membro eletto nell’assemblea del 7 ottobre scorso, D’Ercole è stato poi considerato non eleggibile per spending rewiew da Scutti e dalla Sasi nel Cda del 24 ottobre. Caso questo dell’assemblea del 7 ottobre e delle nomine del Cda su cui indaga la Procura di Lanciano.

«La convocazione dell’assemblea fatta da Scutti è illegittima», dice Di Stefano, «non può convocarla questo Cda non riconosciuto e nè iscritto al Registro delle imprese. E poi nell’ordine del giorno ci sono inesattezze oltre che l’ammissione dell’errore da parte di Scutti nell’aver escluso D’Ercole. Nel primo punto infatti si dice “sanatoria, ratifica e rinnovo della deliberazione assunta dal Cda di Sasi il 24 ottobre 2013” in cui D’Ercole è stato sostituito con Vincenzo Marcello. Si sana una situazione irregolare quindi è irregolare l’esclusione di D’Ercole». Poi per Di Stefano non si può parlare di “rilievo della nullità e dell’inefficacia della nomina di D’Ercole”, al secondo punto all’ordine del giorno, se D’Ercole non è inserito nel Cda. «Infine non si può prendere atto di un Cda», dice Di Stefano, «composto da Scutti, presidente e amministratore delegato; Tarantini e Marcello consiglieri perché la Tarantini si è dimessa, Marcello non è stato nominato dall’assemblea e Scutti non è amministratore delegato. Scutti dovrebbe anche chiarire le voci sulla sua posizione in una società marchigiana, se ha concesso incarichi a questa società o ai suoi membri da quando è presidente Sasi».

Teresa Di Rocco

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