Droga e camorra, decide il Riesame

Operazione Adriatico con 31 arresti: da domani il tribunale valuta i ricorsi

VASTO. Operazione anticamorra “Adriatico”. Da domani i giudici del Tribunale del riesame cominciano ad esaminare la posizione delle 31 persone arrestate all’alba del 6 febbraio e di altri 14 finiti ai domiciliari. Domani mattina i magistrati valuteranno i ricorsi presentati dai difesori di Carmine Bevilacqua e della moglie Lucia Sauchella presentati dagli avvocati difensori Giovanni Cerella e Raffaele Giacomucci. Il 27 febbraio sarà la volta di Fabio Martuscello ed Enzo Claudio Cerella, ai domiciliari.

La coppia Bevilacqua-Sauchella, stando al racconto fatto dal collaboratore di giustizia Lorenzo Cozzolino, avrebbe avuto un ruolo importante nello spaccio della droga nel Vastese. Le rivelazioni di Cozzolino abbracciano un arco di dieci anni e raccontano curiose alleanze fra la coppia Cozzolino-Belsole e Bevilacqua-Sauchella. Le trasferte per i rifornimenti di droga nel napoletano qualche volta sarebbero stati fatti in quattro: Cozzolino, Belsole, Bevilacqua e Sauchella. Dall’agosto 2011 Lucia Sauchella è rinchiusa nel carcere di Latina per scontare una condanna a 8 anni e 4 mesi inflitta dalla Corte d’Appello di Milano tre anni fa. «La mia cliente ha accolto con stupore e indignazione le accuse del collaboratore di giustizia che, oltretutto, ripete fatti risalenti a molti anni fa», dice l’avvocato Giacomucci.

Non è l’unico a rigettare le accuse. Anche Carmine Bevilacqua, presunto socio in affari di Cozzolino, dal carcere di Campobasso ha definito le rivelazioni del pentito non credibili e le ha rispedite al mittente. Il suo difensore, l’avvocato Giovanni Cerella, si è quindi appellato contro il nuovo arresto ai giudici del Riesame.

Su Carmine Bevilacqua sono riportati molti passaggi. Anche un agguato della famiglia Cozzolino contro il rom datato 13 luglio 2008 al quale Bevilacqua scampò miracolosamente. (p.c.)

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