la vertenza

Due nuove società legate alla Sixty sindacati perplessi

CHIETI. Sixty, si va verso il rinvio dell’incontro ministeriale del 17. I sindacati chiedono più tempo per analizzare il piano industriale presentato da Paolo Bodo e le novità emerse anche ieri su...

CHIETI. Sixty, si va verso il rinvio dell’incontro ministeriale del 17. I sindacati chiedono più tempo per analizzare il piano industriale presentato da Paolo Bodo e le novità emerse anche ieri su questa vertenza che tiene col fiato sospeso 390 lavoratori. Tra queste la costituzione di due nuove società, Sixty Distribution e Murphy&Nye Trady e soprattutto il futuro occupazionale che verrebbe a crearsi su Chieti, non ancora ben chiaro.

La Rsu Cgil abbandona il tavolo. «Fino a quando non aggiungeranno qualcosa, non torneremo a sederci», dice Marino D’Andrea. Non soddisfano, evidentemente, i soli 50 addetti nella Newco, con la possibile creazione a latere di società satelliti per altri 30-80 lavoratori, che diano servizi a supporto dell’attività di sviluppo, produzione e logistica. I sindacati tutti, comunque, vogliono a questo punto confrontarsi con le segreterie nazionali per arrivare a una posizione condivisa. Restano perplessità forti. «Il piano», dice Carlo Petaccia della Cgil, «non potrà garantire neanche i 50 posti di lavoro previsti nella Newco. Ci sono punti deboli, come i 13 milioni di fatturato che dovrebbero arrivare dal solo mercato italiano». Ettore di Natale, Femca-Cisl, racconta delle novità emerse ieri: «Abbiamo appreso che sono state costituite due società: Sixty Distribution e Murphy&Nye Trady ma non s’è detto di più sul loro ruolo nel piano industriale, se non che la seconda gestirà i marchi Murphy&Nye e Refrigiwear. Ci hanno anche detto che la linea Denim verrà fatta tutta in Italia e non hanno escluso altre produzioni».

Maurizio Sacchetta Uilta-Uil continua: «L’azienda ci ha anche detto che ci sono soggetti interessati ad entrare nell’assetto societario delle società satelliti e dar corpo al progetto, a partire dalla logistica». Sixty continua a difendere la bontà del proprio operato. «La caratteristica della nuova Sixty», commenta Domenico Gentile, direttore risorse umane, «deve essere la sostenibilità, in tal senso va letta la proposta, accanto alla Newco, di società satelliti che si occupino di supporto alle attività di sviluppo, produzione e logistica. Abbiamo finito di sviscerare i punti del piano industriale e le possibili ricadute occupazionali, con 50 addetti a Chieti in partenza nella Newco, l’aggiunta da un minimo di 30 a un massimo di 80 nelle società satelliti, fermo restando che la Newco conta in 5 anni di crescere, anche in numero di addetti, arrivando a un totale di 400 in tutta Italia, compresa la rete dei negozi». Gentile e Paolo Bodo auspicano tempi rapidi per la soluzione della vertenza e commentano positivamente l'incontro di ieri in Regione, dove sono state illustrate 4 misure da poter intercettare, come quella sui premi per chi assume donne, previsti dal bando Lavorare in Abruzzo 3, in scadenza il 31 gennaio, o il bando che prevede l’ingresso della Regione per un 45% del capitale sociale in imprese che fanno innovazione di processo e prodotto. (s.b.)

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