E alla Honeywell 16 esuberi ogni 100 operai

Atessa, dipendenti in sciopero nella fabbrica dei turbocompressori: oggi incontro sindacati-dirigenti

ATESSA. Allerta per la Honeywell-Garrett, colosso americano leader dei turbocompressori che ha annunciato nei giorni scorsi 70 esuberi su 445 dipendenti. Le Rsu di stabilimento di Fiom, Fim e Uilm martedì scorso hanno annunciato uno sciopero a cui ha aderito la totalità degli operai. Oggi è previsto un incontro tra azienda e le segreterie provinciali delle sigle metalmeccaniche di Cigl, Cisl e Uil per definire come affrontare il prossimo piano industriale, ma le premesse per lo stabilimento di contrada Saletti sono preoccupanti dato che in genere il piano industriale viene presentato a dicembre ed è invece stato anticipato dall'azienda con preoccupante anticipo.

La fabbrica, la cui produzione quest’anno si attesta su 940mila pezzi, secondo le previsioni aziendali in futuro dovrà realizzarne 770mila l’anno. Di qui la richiesta di esuberi, il 95% dei quali riguarda operai diretti. La Honeywell-Garret fino al 2008 era in grado di far uscire dallo stabilimento di Atessa 1.600.000 turbo, 11mila al giorno, destinati al segmento delle auto di media e alta cilindrata e a veicoli di gruppi come Fiat, Opel, Bmw, Mercedes, Ford e Audi. Ma la crisi del settore auto ha portato negli anni a un drastico ridimensionamento dei piani industriali e, già dal 2009, alla cassa integrazione a rotazione e poi all'accordo sulla mobilità. Ad oggi la fabbrica ha terminato la cassa integrazione ordinaria e dovrebbe apprestarsi a richiedere quella straordinaria. Il tutto in un’ipotesi industriale che se da un lato lascia allo stabilimento di Atessa i turbo diesel di grossa cilindrata (da 1600 cc in su e veicoli commerciali) e lavorazioni altamente tecnologiche, dall’altro destina i grandi numeri agli stabilimenti dell’Est, in Romania e Slovacchia. È lì che l’azienda, dati i bassi costi del lavoro, vuole produrre i milioni di turbo di piccola cilindrata adattabili soprattutto ai veicoli a benzina.

Ad Atessa, per l’alta specializzazione delle maestranze, resterebbe dunque solo la gamma alta, ma inadatta ad assicurare la vita dello stabilimento e di oltre 400 occupati. Il mercato dei turbocompressori è in ascesa, ma soprattutto per i piccoli turbo, la nicchia per le lavorazioni di Atessa invece si restringe date le previsioni del numero dei pezzi.

La Honeywell fino al 2011 è sempre stata una delle poche aziende in salute della Val di Sangro, dove sono stati compiuti importanti accordi sindacali. (d.d.l.)

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