E dall’aula solidarietà ai lavoratori Cotir

Tecniche irrigue, 30 dipendenti senza stipendio da gennaio 2013: «Vittime di dispute politiche»

VASTO. «Il lavoro non retribuito debilita l’uomo». È racchiuso in questo manifesto, messo all’interno dell’aula consiliare, l’amarezza dei trenta dipendenti del Cotir, ricercatori, tecnici e operai senza busta paga da gennaio 2013 e da poco in cassa integrazione per un periodo di tre mesi. La Cig, scattata il 17 marzo, termina il 14 giugno di quest’anno.

Un gruppo di lavoratori era presente ieri in Consiglio dove è stata approvata una risoluzione (diciassette voti favorevoli, tre astenuti), che, oltre a censurare l’operato della Regione, chiede una variazione di bilancio per pagare gli stipendi arretrati. Tutte le forze politiche hanno manifestato la loro solidarietà. Vicinanza ai lavoratori è stata espressa dal sindaco Luciano Lapenna, secondo il quale uno dei primi impegni della nuova giunta regionale dovrà essere la soluzione dei problemi del Centro di ricerca di località Zimarino.

Il primo cittadino ha insistito affinchè l’assemblea civica approvasse il documento, nonostante qualche consigliere di minoranza avesse proposto un rinvio per consentire all’assessore regionale all’agricoltura Mauro Febbo, di partecipare. Febbo, dal canto suo, aveva fatto sapere alla vigilia della seduta di aver ricevuto la convocazione solo nel pomeriggio del 20 marzo e di non poter essere presente per i tanti impegni in agenda.

Uno dei dipendenti presenti in aula ha chiesto ed ottenuto di poter intervenire. «Siamo vittime di dispute politiche», ha esordito Enzo Di Paolo, dipendente del Centro per la sperimentazione delle tecniche irrigue e sindacalista Cisl, «siamo disperati perché senza stipendio da più di un anno, ma ancora lucidi e per nulla disposti a farci strumentalizzare data l’imminenza della consultazione elettorale. Esistiamo dal 1991, ma finora non abbiamo avuto vita facile. Chi è stato finora in Regione ha avuto la possibilità di risolvere il problema del Cotir, ma nulla è stato fatto. Noi abbiamo sempre fatto il nostro dovere, ma siamo stati inseriti fra le spese non obbligatorie: il pagamento dei mutui è prioritario rispetto al pagamento dei nostri stipendi», ha concluso il sindacalista.

Il Cotir è un Centro che effettua studi e ricerche sulle risorse naturali, la conservazione ed il miglioramento del paesaggio, i modelli idrogeologici, le colture che producono biomassa per avere energia rinnovabile e biodiesel. Tra le attività del Cotir si annovera anche la formazione scientifica. (a.b.)

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