polizia stradale

E in un’auto usata dai banditi trovati gioielli, orologi e soldi

LANCIANO. Gioielli, orologi e denaro e poi attrezzi specifici per aprire cassaforti e finestre. Sono la refurtiva e gli arnesi da scasso ritrovati dalla polizia stradale di Lanciano, dopo aver...

LANCIANO. Gioielli, orologi e denaro e poi attrezzi specifici per aprire cassaforti e finestre. Sono la refurtiva e gli arnesi da scasso ritrovati dalla polizia stradale di Lanciano, dopo aver recuperato un’auto utilizzata da una banda di ladri specializzata nei furti nelle abitazioni.

In città l’allarme è ai massimi livelli, dopo la serie di colpi a ripetizione messi a segno nel periodo delle festività natalizie. A metà dicembre gli agenti della Polstrada erano intervenuti in via Tinari, per un furto in un’abitazione al quarto piano di un condominio della strada dei centri commerciali, una tra quelle prese più di mira dai ladri. All’arrivo degli agenti, quattro malviventi si erano dati alla fuga a bordo di un veicolo di grossa cilindrata. I polizziotti si erano subito messi all’inseguimento e gli occupanti erano stati costretti ad abbandonare il veicolo e a darsi alla fuga a piedi. Gli agenti avevano così recuperato l’autovettura, un’Audi A6 3.0, rubata a settembre a Perugia, in seguito a un furto in villa. In quella circostanza i proprietari furono narcotizzati e malmenati. Nei mesi seguenti il veicolo è stato utilizzato per commettere furti e rapine in abitazioni nel centro Italia. Una decina di colpi sono stati messi a segno solo nell’area frentana.

«La cellula malavitosa in questione, specializzata nell’apertura delle casseforti, agisce in modo spregiudicato senza farsi scrupolo nell’usare la violenza sulle persone nelle case», spiega il comandante del distaccamento di Lanciano, Renato Menna.

Gli investigatori ritengono che possa appartenere a un’organizzazione specializzata in questi tipi di reati e proveniente dall’Est. I componenti della banda si muovono velocemente sulle strade, sempre alla guida di Audi rubate poiché le ritengono più affidabili, e convinti di essere avvantaggiati nel caso di speronamenti da parte delle forze dell’ordine.

Su disposizione del procuratore capo Francesco Menditto, sull’auto sono stati effettuati accertamenti tecnico-scientifici per la ricerca di impronte o tracce biologiche. Gli esiti sono al vaglio degli inquirenti. Nel veicolo sono stati trovati attrezzi per l’apertura di casseforti e finestre, e la refurtiva tra cui gioielli, orologi e denaro. Il materiale rubato (nella foto in alto) è conservato dalla Polstrada in attesa del riconoscimento da parte dei legittimi proprietari.

«Da circa tre anni siamo impegnati a prevenire e reprimere questi reati», sottolinea Menna, «con l’ondata di furti che ha interessato l’area frentana, sono stati incrementati i controllo notturni del territorio e delle strade nevralgiche della provincia». (s.so.)

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