Emergenza idrica, la Sasi corre ai ripari

Il presidente Pedullà: «Più acqua per la città, ma razionamenti inevitabili»

LANCIANO. L’ondata di caldo africano ha fatto scattare il piano d’emergenza della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico: in città vengono forniti 15 litri di acqua in più al secondo - circa 1200 metri cubi al giorno - ma al tempo stesso si deve ricorrere ai razionamenti notturni. Il livello dei dieci serbatoi che “dissetano” la città è sceso ai minimi storici. «C’è una certa criticità», ammette Gaetano Pedullà (Margherita), presidente della Sasi, «si consuma più acqua di quella accumulata. Attualmente, a Lanciano vengono forniti 156 litri di acqua al secondo, ma evidentemente in questi giorni di afa non sono sufficienti». Il piano d’emergenza è scattato l’altra notte alle 23,30. Per la prima volta quest’anno il flusso idrico è stato interrotto, fino alle 6, con immancabili disagi e qualche lamentela. «Ogni giorno, almeno fino ad agosto, si rischia la chiusura dei serbatoi», afferma Pedullà, «ma non possiamo fornire date precise perché le chiusure vengono disposte soltanto la sera, in base ai consumi idrici registrati durante il giorno».

Il piano prevede anche la fornitura di un maggiore quantitativo di acqua. «Quindici litri in più al secondo», precisa il presidente della Sasi, «sono stati recuperati attraverso attenti interventi di riparazione delle rete idrica cittadina. Un’attività di monitoraggio e di ricerca delle perdite attraverso l’utilizzo di apparecchiature computerizzate». Pedullà rivolge un appello alla cittadinanza, affinché vi sia un’apertura razionale dei rubinetti. «Opportunamente il sindaco Filippo Paolini ha fatto un’ordinanza», dichiara Pedullà, «chi spreca l’acqua va incontro a multe salate. Sarebbero opportuni anche controlli. Abbiamo inviato lettere ad altri sindaci invitandoli a seguire l’esempio di Lanciano. Inoltre, stiamo monitorando anche la situazione lungo la costa perché con l’arrivo dei turisti possono verificarsi disagi. Razionamenti sono scattati anche a Vasto, Fossacesia, Gissi, Mozzagrogna e San Buono».