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Energia elettrica alla Pilkington Il Tar conferma il contributo

SAN SALVO. Una riduzione di spese ma anche di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Sono i vantaggi dei progetti che Pilkington porta avanti da anni. Importanti iniziative in favore della...

SAN SALVO. Una riduzione di spese ma anche di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Sono i vantaggi dei progetti che Pilkington porta avanti da anni. Importanti iniziative in favore della natura e della salute dei lavoratori. Anche la società Trigno Energy il 12 marzo 2001 ottenne nell’ambito del Patto territoriale Trigno-Sinello un contributo di 5,37 milioni per la costruzione a San Salvo di una centrale di cogenerazione nello stabilimento per la produzione di energia elettrica e termica da destinare alla fabbrica. Il progetto partì ma dopo qualche anno il contributo venne revocato dal ministero dello Sviluppo economico perché “l’investimento era stato ultimato entro i termini previsti dalla disciplina applicabile”. Ma i giudici del Tar di Pescara, presidente Michele Eliantonio, Dino Nazzaro e Alberto Tramaglini consiglieri, hanno accolto il ricorso presentato dalla Trigno Energy e disposto l’annullamento del decreto di revoca delle agevolazioni. Così la Trigno Energy dovrà ricevere i 5,37 milioni di euro che aveva ottenuto per la costruzione della centrale di cogenerazione a Piana Sant’Angelo. A giudizio del Tar il ministero revocò l’agevolazione omettendo adeguate verifiche. Poco importa se il ministero si è costituito in giudizio depositando, oltre a tutti gli atti del procedimento, anche un’analitica relazione dell’amministrazione in ordine ai fatti in causa.

La vicenda registrò la costituzione in giudizio anche della Cassa depositi e prestiti spa e del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Grande la soddisfazione della società e dei legali che l’hanno assistita, Angelo Raffaele Cassano, Augusto La Morgia ed Enrico Castellani.

Paola Calvano

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