Esame per i dirigenti della Provincia il nuovo presidente esamina le carte

Di Giuseppantonio alle prese con il bilancio a secco e l’efficienza dei settori.

CHIETI. Una doppia scommessa, il contributo alla soluzione di delicate vertenze sindacali e lo snellimento all’insegna di una maggiore efficienza della macchina amministrativa. Con la proclamazione degli eletti, in attesa di definire la nuova giunta resistendo alle mille pressioni degli alleati, il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio entra nel vivo dell’elezione conquistata al primo turno. Le vertenze sindacali che l’ex sindaco di Fossacesia sta affrontando riguardano la Flovetro, un caso in Val di Sangro e la spinosa questione di Villa Pini, la clinica privata in lite con Regione e Asl che non paga da dicembre gli stipendi ai 1600 dipendenti. Sul fronte interno, per Di Giuseppantonio oggi comincia un impegno non meno gravoso sul doppio fronte del bilancio e dell’efficienza dei settori.

Il vecchio presidente Tommaso Coletti, che ha realizzato molte opere pubbliche e assunto numerosi interinali, ha lasciato le casse vuote. Ma il successore deve ristrutturare il bilancio, coprire le spese programmate da Coletti ben oltre la fine del suo mandato. E soprattutto vuole rivedere il ruolo, l’impegno, la produttività dei dirigenti. Oggi Di Giuseppantonio, che in questi anni si gioca una carta personale importante, dà il via agli “esami” dei dirigenti, il cui mandato è stato prorogato per 20 giorni per valutarne compiutamente l’operato in base sia ai risultati che all’impiego delle risorse dell’ente. Insomma, il nuovo presidente anche qui vuole vedere i conti prima di decidere chi confermare per il prossimo quinquennio.

Di Giuseppantonio, nell’intervista rilasciata al Centro l’indomani della vittoria e in successive dichiarazioni è stato categorico: «I dirigenti della Provincia devono essere all’altezza del compito, peraltro ben pagato, più di tanti amministratori eletti, in ogni momento. Il loro servizio deve essere totale, costante, all’insegna della trasparenza per soddisfare tutte le esigenze dell’ente. Un impegno adeguato al ruolo di dirigente».