«Esistono gruppi di potere a cui il Comune dà fastidio»

Speculazione edilizia. Depositate 2.600 pratiche di condono per gli abusi

VASTO. «Stiamo lavorando per ripristinare le regole nel settore edilizio e nel commercio, assumendo provvedimenti che non fanno comodo ai gruppi di potere e ad una parte dell’opposizione». Il sindaco Luciano Lapenna spiega così il malcontento che si leva da alcuni settori della città e denuncia l’esistenza di 2.600 pratiche di condono per piccoli e grandi abusi edilizi. «In quelle pratiche c’è uno spaccato della speculazione edilizia che si è consumata a Vasto in questi ultimi anni», accusa il capo della giunta, «c’è di tutto: dai piccoli ai grandi abusi. L’aver tenuto per tanti anni quelle carte nei cassetti ha procurato anche un danno economico alle casse comunali». E’ il “saccheggio” della città il tema al centro del lungo intervento del sindaco. Lapenna, nel tracciare un bilancio del primo anno di amministrazione, mette l’accento su una serie di provvedimenti adottata in questi dodici mesi, ricordando l’approvazione del nuovo statuto da parte del consiglio comunale, la riapertura del teatro Rossetti, il varo del piano sociale e le iniziative per il turismo, il commercio e l’urbanistica.

Fra queste spiccano la variante al piano regolatore sull’ex tracciato ferroviario (che ha posto un vincolo di inedificabilità assoluta sulle aree di risulta, anticipando la riserva della costa teatina), la revisione delle norme tecniche che dovrebbero rimettere ordine nel caos edilizio provocato dall’attuale piano regolatore, il piano strategico intercomunale con le vicine amministrazioni di San Salvo, Cupello e Monteodorisio per una pianificazione condivisa e l’affidamento dell’incarico per la redazione del piano di recupero del centro storico. Nel lungo elenco non mancano riferimenti alle azioni messe in campo per la lotta all’evasione, per ridurre i costi della politica e per sbloccare alcune grandi opere pubbliche come il Multipiano di via Ugo Foscolo fermo da oltre un anno. Lapenna annuncia anche l’avvio delle modifiche al piano spiaggia approvato dalla precedente giunta per eliminare le due concessioni lungo la scogliera, a Casarza e San Nicola e una variante al piano regolatore per individuare una nuova area dove realizzare il nuovo cimitero. Ma è soprattutto sui tagli che insistie il sindaco.

«Abbiamo recuperato 168.645 euro, scovando 1.604 evasori della tassa sui rifiuti solidi urbani e 4.447 evasori dell’Ici, l’imposta sugli immobili», entra nei dettagli Lapenna, «è stata diminuita l’Ici sulla prima casa, mentre l’addizionale Irpef, seppur inferiore a quella dei comuni di Lanciano e Chieti, è rimasta invariata. Anche la Tarsu sui rifiuti non ha subito aumenti. E’ stata», tiene a precisare, «una scelta in controtendenza rispetto ad altri centri». Sui costi della politica Lapenna appare lapidario: «Si sono ridotti notevolmente, la giunta precedente costava alla città 224.951 euro, cioè il doppio rispetto all’attuale esecutivo che comporta una spesa di 165.459 euro. Il nono assessore farebbe aumentare i costi di 9.249 euro l’anno». Un altro esempio sui tagli dei costi arriva dalle bollette telefoniche: in municipio sono state disdette la bellezza di 52 utenze telefoniche, ritenute superflue. Tagli sono stati effettuati anche alle spese legali (passate dalle 339.425 euro del 2005 alle 40mila euro attuali) e al numero dei dirigenti (da undici a cinque) con un risparmio per le casse comunali di circa 300mila euro l’anno. L’incontro dell’altra sera con i giornalisti anticipa di qualche giorno quello in programma con la città. L’appuntamento è per domani, alle 19.30, nella centralissima piazza Barbacani.