nessun ferito

Esplode la caldaia della scuola, sfiorata la tragedia

L’esplosione poco prima che i bambini entrassero nelle aule della Benedetto Croce di Villa Santa Maria. Sventrati i muri interni e esterni dell’istituto

VILLA SANTA MARIA. Tragedia sfiorata questa mattina nella scuola "Benedetto Croce" di Villa Santa Maria. Intorno alle 8 un'esplosione si è verificata nel vano della caldaia dell'istituto. La deflagrazione è avvenuta prima dell'arrivo dei 113 ragazzi che frequentano le elementari e le medie ospitate nell'edificio a due piani. L'esplosione ha sventrato alcuni muri interni ed esterni all'edificio scolastico.

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A causare l'esplosione è stato uno dei due bruciatori dell'impianto caldaia alimentato a Gpl. Sul posto i vigili del Fuoco di Casoli, personale della Asl e artificieri dei carabinieri per verificare le cause dell'avaria dell'impianto che dopo lo scoppio ha causato anche un iniziale incendio spento dall'attivazione dell'impianto antincendio.

La porta del locale caldaia scaraventata a dieci metri dall'istituto. A quell'ora era appena giunto un collaboratore scolastico che si trovava a pochi metri dal vano caldaia: l'uomo ha subito lanciato l'allarme. Lo scoppio ha divelto una porta interna alla scuola confinante con un'aula scolastica e lesionato delle pareti. All'ingresso sul pavimento sono caduti dei calcinacci. La porta in ferro del locale caldaia è stata scaraventata lontana una decina di metri dall'edificio. Gli investimenti che il Comune di Villa Santa Maria aveva fatto per gli aggiornamenti di sicurezza ammontavano a circa cento mila euro.

Scuola chiusa per almeno due giorni. Il sindaco Giuseppe Finamore ha già disposto un'iniziale ordinanza di chiusura della scuola per due giorni ma la scuola riaprirà solo dopo il completamenteo degli accertamenti statici. Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale e del distaccamento di Casoli e i carabinieri della compagnia di Atessa e della caserma di Villa Santa Maria. Il sostituto procuratore Rosaria Vecchi del tribunale di Lanciano ha avviato le indagini.

Aggiornamento delle ore 18. Confermata la chiusura per due giorni della scuola. Al momento dello scoppio nella scuola ancora non arrivavano i 114 alunni e gli insegnanti. C’era solo un bidello che inizialmente ha sentito un piccolo botto; impaurito ha fatto appena in tempo a portarsi fuori dall’edificio scolastico prima della deflagrazione vera e propria. Anche le figlie del sindaco Finamore frequentano l’istituto scolastico Benedetto Croce. «Stavamo per uscire da casa quando mi hanno chiamato» racconta il primo cittadino. «Dobbiamo ringraziare il “buon dio” che non ci sono state conseguenze più gravi. Se qualcuno mi avesse chiesto se quella è una scuola sicura, io avrei risposto, e rispondo, di sì: impianto elettrico nuovo, così come quello antincendio, manutenzioni ordinaria fatta, lavori nel vano caldaia. Le nostre priorità sono le scuole e il sociale, poi arriva il resto. Comunque ho affidato incarico a un ingegnere affinché rediga una perizia giurata perché è importante capire cosa sia successo. La scuola resterà chiusa per oggi e domani, in ogni caso riaprirà solo dopo il completamento degli accertamenti statici». Un’inchiesta per responsabilità colposa è stata aperta dal sostituto procuratore Rosaria Vecchi del tribunale di Lanciano.