Esplosione davanti al negozio in centro

Boato nella notte in via Giulia, dopo l’attentato alle pompe funebri. I carabinieri: ma questo è un atto vandalico

VASTO. Non è stato uno scherzo né un corto circuito. A far esplodere sabato notte in via Giulia, salotto della città, è stato un grosso raudo fabbricato artigianalmente. I carabinieri hanno trovato davanti alla vetrina infranta del negozio di fumetti e gadget "Video Space" frammenti di carta bruciacchiata e zolfo. La deflagrazione avvenuta fra l'1,30 e le 2 ha mandato in frantumi i vetri del locale e quelli dell'appartamento al piano do sopra. L'intercapedine all'interno della quale è stato sistemato il raudo ha evitato all'onda d'urto di provocare danni alle auto in sosta. L'attentato è completamente diverso da quello avvenuto 48 ore prima in via Ciccarone. Per i carabinieri l'esplosione di via Giulia è riconducibile ad un atto vandalico. Allibito e sconcertato il titolare, persona stimata dai collezionisti di tutta la regione. Difficile ipotizzare chi possa essere l'autore del gesto. Altrettanto impossibile comprendere le motivazioni. Dura la reazione della città.

IL FATTO. Gli affezionati della movida vastese erano rientrati da poco a casa quando una forte esplosione ha svegliato il centro storico. Un grosso raudo molto simile ad una bomba carta ha mandato in frantumi la vetrata della fumetteria Video Space. Il botto ha incendiato i manifesti pubblicitari che il titolare del locale, V.L. aveva sistemato dietro la saracinesca. Il fuoco si è spento da solo. L'intero condominio è sceso a vedere cosa fosse accaduto. «É assurdo, ma poi ad una persona così a modo», ha commentato un inquilino. Video Space è l'unica fumetteria del Chietino. Aperta 5 anni fa è il ritrovo di tutti gli appassionati della serie Manga e Marvel. Tantissimi i collezionisti che arrivano da fuori città o contattano il titolare attraverso le pagine di facebook. Anche per questo i carabinieri sono certi che l'autore del gesto sia un teppista.

IL PRECEDENTE. «Abbiamo fatto tutti i rilievi e stiamo indagando. La videosorveglianza potrebbe esserci utile», dice il maggiore dei carabinieri Giancarlo Vitiello.

Più difficili e delicate le indagini sull'attentato di via Ciccarone. I militari non possono contare sulle telecamere. Chiunque abbia agito ha usato la mano pesante. La bomba carta utilizzata per danneggiare l'agenzia di onoranze funebri La Concordia era farcita di esplosivo. Chi ha agito non era uno sprovveduto. Gli investigatori stanno cercando di capire se nei giorni precedenti l'attentato sia stata notata i via Ciccarone la presenza di sconosciuti.

LA REAZIONE DELLA CITTÁ. I vastesi sono terrorizzati. «Che si tratti di raudo o bomba carta non ha importanza. Noi non dormiamo più», affermano alcuni residenti del centro storico. «Io stesso anni fa ho subito un attentato: la mia auto è stata incendiata. Fatti come quello accaduto la notte scorsa dovrebbero convincere le autorità preposte che la città ha bisogno di aiuto», dice il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte. Dura la nota di Davide D'Alessandro, consigliere comunale indipendente.

«Ma possibile che il sindaco Lapenna non abbia nulla da dire sulle bombe carta? Sono otto anni che questa amministrazione ci ricorda che Vasto non è Beirut, ma se andiamo avanti di questo passa c'è il rischio che ad offendersi sia Beirut», ironizza il consigliere comunale.

«L'esplosione di via Giulia, 48 ore dopo quella di via Ciccarone è di una gravità inaudita e sommata ai tanti furti perpetrati ai danni dei cittadini rende il quadro altamente allarmante. Continuano i convegni sulla sicurezza, ma la città non è affatto sicura. Sono anni che invitiamo il sindaco a non sottovalutare gli episodi di criminalità e lui risponde che non bisogna strumentalizzare. Strumentalizzare cosa? I cittadini vanno difesi oltre che tassati», conclude D'Alessandro.

Paola Calvano

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