L'OMICIDIO IN MESSICO

Fabio, l’ultimo saluto a Ripa Teatina 

La salma è rientrata in Italia. Alle 17 i funerali in paese. Il fratello Antonio: sia fatta giustizia fino in fondo

TEATINO UCCISO IN MESSICO, UNA VENDETTA PASSIONALE

RIPA TEATINA. È arrivato ieri sera alle 23,30, all’aeroporto di Fiumicino, il feretro con la salma di Fabio Melanitto, il 33enne direttore di discoteca ucciso a Città del Messico nel giorno di Ferragosto con cinque colpi di pistola alla testa e al torace. L’aereo aveva fatto scalo a Francoforte nel pomeriggio. Oggi, intorno alle 15,30-16, la salma giunge nella chiesa di Santo Stefano, accanto al cimitero di Ripa Teatina, per il saluto di familiari e conoscenti. Alle 17 viene celebrata la messa prima della tumulazione nel cimitero del paese.

«Come Comune», dice il sindaco, Ignazio Rucci, «abbiano messo a disposizione di questa famiglia un loculo per un po’ di tempo: vogliono che Fabio, che ha aveva chiesto e ottenuto la residenza da noi, riposi qui. La famiglia sta comunque pensando alla sua cremazione. Ricordo Fabio come un giovane brillante e intraprendente che non più di venti giorni era stato in paese perché aveva intenzione di stabilirsi per sempre da noi».
Intanto a Città del Messico continuano le indagini sul delitto. «Chiediamo che questo omicidio non resti impunito», dice il fratello di Fabio, Antonio, «e che si faccia giustizia fino in fondo. Abbiamo nominato due avvocati che stanno seguendo la vicenda e in questi giorni mia sorella Marianna è a Città del Messico per il disbrigo delle pratiche. Resta in piedi la pista del delitto passionale», sottolinea Antonio, «ma si sta indagando anche su eventuali ricatti o minacce subite da mio fratello. Ci sono dei filmati in cui ci l’assassino è ripreso di spalle e mentre corre ma ancora non è chiaro se si tratta del momento in cui va verso Fabio per ucciderlo o mentre si dà alla fuga».
La Procura del capoluogo messicano ha diffuso l’identikit del presunto assassino che gli ha sparato mentre Fabio stava salendo in moto con la fidanzata nel quartiere Narvarte. Il volto semicoperto dell’assassino in fuga è stato immortalato da una delle telecamere della via Concepcion Béistegui dove è avvenuta la sparatoria.
Nato nel quartiere di Petare, di Caracas, in Venezuela, dai genitori molisani Luigi e Caterina, Fabio Melanitto aveva fondato anni fa una band musicale, la Uff, con cui aveva riscosso un discreto successo nelle discoteche della capitale messicana: proprio con questo gruppo in questi giorni avrebbe dovuto festeggiare i 20 anni dalla fondazione.
Fabio Melanitto aveva sposato l'attrice messicana Ivonne Montero, da cui divorziò nel 2013. Dalla ex moglie ha avuto anche una figlia.
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