Famiglia distrutta a Chieti, inchiesta per omicidio colposo

Trapianto di fegato all’Umberto I di Roma per l'uomo finito in coma. Procedono le indagini sulla morte della moglie

CHIETI. Marco Ricci è stato sottoposto a trapianto di fegato ieri pomeriggio al Centro trapianti del policlinico Umberto I di Roma. Mentre sul fronte della inchiesta, aperta dalla procura di Chieti sulla morte della moglie Morena Capitanio, il reato sul quale il sostituto procuratore Giuseppe Falasca sta indagando è omicidio colposo. Ma sul fascicolo per ora non compare alcun indagato.

La notizia del trapianto è arrivata ieri dalla Asl di Chieti. I medici del policlinico romano hanno trovato un fegato compatibile con quello di Ricci. Le sue condizioni restano gravissime e con una importante necrosi epatica, l’unica possibilità di salvarlo, è proprio il trapianto, operazione possibile grazie ad un quadro clinico generale del paziente comunque ritenuto adatto al trapianto. Ora non resta che aspettare il decorso post operatorio.

Al policlinico romano l’uomo, che ha un laboratorio dove ripara cellulari allo Scalo, è stato trasferito l’altro ieri. Da domenica Ricci era in coma nella rianimazione del Santissima Annunziata. La decisione di trasportarlo in elicottero a Roma è scaturita dall’aggravarsi delle sue condizioni.

Le cause della tragedia che hanno colpito la famiglia di Chieti Scalo sono con ogni probabilità legate ai funghi, regalati da un parente e ingeriti da entrambe i coniugi. Ma per avere la certezza che sono stati proprio i funghi a uccidere Morena Capitanio e ad aver fatto ammalare il marito bisogna attendere i risultati delle analisi dall’Istituto veleni di Pavia fatte sui prelievi gastrici di Ricci.

Escluse le malattie infettive come aviaria o altri virus killer e contagiosi, la intossicazione alimentare rimane la causa più probabile.

Intanto oggi, alle 11, si terrà una riunione tra il medico legale che ha eseguito l’autopsia su Morena Capitanio, Pietro Falco, il direttore sanitario del policlinico di Colle dell’Ara e gli operatori del Dipartimento di prevenzione. Questi due giorni fa hanno trovato dei funghi proprio nell’area dove sarebbero stati colti i funghi poi regalati alla famiglia Ricci.

I parenti dei coniugi sono comunque sempre monitorati dai medici del Santissima Annunziata. Così come è sotto controllo sanitario la madre di Ricci che venerdì si è sentita male subito dopo i funerali della nuora. Ma dalla Asl hanno fatto sapere che non ci sarebbe nessuna correlazione con la morte di Capitanio e le condizioni del figlio. Dimessa il giorno dopo, il suo malessere è stato determinato dal forte stress.

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