Febo: le bollette gonfiate vanno annullate e rifatte

Il capogruppo di Chieti per Chieti: il Comune vuole fare cassa per evitare nel 2013 di pagare le conseguenze del mancato rispetto del patto di stabilità

CHIETI. «Le bollette di acconto dell’acqua 2012 vanno subito ritirate e riformulate in base ai consumi registrati da ogni utente negli ultimi quattro mesi dell’anno. Siamo di fronte ad acconti idrici del 2013».

Luigi Febo, capogruppo di Chieti per Chieti, torna ad alimentare le polemiche, mai sopite a dire il vero, sulle contestate bollette dell’acqua inviate nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale. Che, con delibera di giunta, è dovuta tornare sui propri passi dopo aver chiesto il pagamento in un’unica soluzione del saldo 2011 e dell’acconto acqua 2012.

«Si tratta di una delibera farsa», attacca Febo, «perché è sempre stato possibile pagare le bollette in tre rate. Piuttosto il Comune, che continua a restare in silenzio, spieghi come avverrà la rateizzazione dal momento che la Teate servizi, la società che gestisce la riscossione dei tributi per conto dell’ente, ha già fatto sapere che non spedirà nuovi bollettini».

Peraltro la fattura unica recapitata nelle case dei teatini prevede un doppio costo postale a carico dell’utente per ciascuna delle due bollette da pagare.

«E’ un qualcosa di vergognoso che dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, come l’amministrazione Di Primio», incalza Febo, «abbia voluto fare cassa con l’intento di evitare, per il 2013, le eventuali conseguenze relative al mancato rispetto del Patto di stabilità».

Ma le perplessità maggiori, bollette alla mano, vengono espresse sui conteggi effettuati dalla Teate servizi.

«Il saldo 2011 è stato commisurato alla lettura eseguita il 31 agosto 2012. Ogni cittadino, di conseguenza, con il saldo 2011 ha pagato», sottolinea Febo, «anche il corrispettivo consumo relativo ai primi otto mesi del 2012. E’ evidente, quindi, che l’acconto 2012 non è altro che un anticipo del 2013». Con calcoli di consumi presunti. «Una pratica sbagliata», aggiunge Febo, «poiché i metri cubi calcolati in eccesso hanno fatto innalzare la fascia di costo dell’acqua. Le bollette devono essere annullate».

Aldo Cerulli, segretario regionale di Cittadinanzattiva, invita gli utenti a pagare soltanto l’acconto 2012.

«A patto che la fattura», precisa, «non contenga altri errori e chieda il pagamento del consumo reale verificato sul contatore».(j.o.)

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