Festa per il ritorno dei soldi tagliati

15 Ottobre 2017

Oltre cento dipendenti che hanno vinto il ricorso per l’indennità invitano a cena i nuovi vertici dell’ateneo

CHIETI. La battaglia vinta in tribunale per riavere l’Ima (Indennità mensile di ateneo) è stata celebrata dai dipendenti della d’Annunzio con una cena al ristorante Villa Chiara di Città Sant’Angelo. L’evento è stato organizzato venerdì sera dai sindacalisti della Federazione Gilda Unams Csa Goffredo De Carolis ed Enrico Mammone alla presenza del segretario nazionale Giuseppe Polinari. Il posto d’onore tra gli invitati è stato riservato all’avvocato Leo Brocchi che ha curato il ricorso a nome di 169 dipendenti. Finiti i momenti tormentati del passaggio da una amministrazione universitaria all’altra, i dipendenti hanno voluto festeggiare tutti insieme la vittoria. Non c’era il rettore Sergio Caputi, assente all’ultimo minuto, ma c’erano il prorettore vicario Augusta Consorti e il prorettore Stefano Trinchese. Erano presenti, inoltre, il nuovo direttore generale Giovanni Cucullo, il direttore del Dipartimento di architettura Paolo Fusero, la funzionaria Lucia Mazzoccone, il docente in pensione Francesco Caciagli e la moglie, anche lei docente alla d’Annunzio, Patrizia Di Iorio. Era assente invece, per motivi di famiglia, il presidente del Museo universitario e della Fondazione d’Annunzio, Luigi Capasso, che però ha inviato una nota per salutare i dipendenti. L’Ima fu tagliata ad agosto del 2014 dall’allora direttore generale Filippo Del Vecchio. È stata ripristinata dalla nuova amministrazione universitaria. Pesa sull’ammontare dello stipendio per 250 euro al mese per i dipendenti di categoria B, 280 euro mensili per quelli di categoria C e 300 euro per quelli di categoria D.
Il momento di festa è servito, oltre che a ringraziare quanti hanno sostenuto la battaglia dei dipendenti (organi di stampa compresi), anche per sancire il cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione universitaria fortemente avversata, non solo per il taglio dell’Ima. Il monito di tutti i protagonisti che hanno portato il loro saluto al microfono è stato quello di voler chiudere col passato e guardare avanti con rinnovata fiducia al futuro della più grande università abruzzese. La battaglia vinta sull’Ima è diventata così il simbolo di una vittoria più generale, non tanto e non solo di tipo economico.
Ha concluso la cena la consegna di targhe di ringraziamento (anche per Il Centro), doni (in particolare ceramica di Castelli) e omaggi floreali per tutte le donne che hanno partecipato alla serata.
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