Frane, per salvare Chieti occorre un milione

Voragini, sopralluogo di Mazzocca. C’è la prima stima dei danni gravissimi: la Regione assicura fondi a Di Primio. Scoppia la polemica su una vignetta

CHIETI. Almeno un milione di euro per riparare voragini e frane. Lo svela il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Mario Mazzocca, giunto ieri in città per una ricognizione sui crolli avvenuti negli ultimi giorni. Quando si rende conto dell'entità delle voragini, quelle che si sono aperte in via Silvino Olivieri e in piazza Garibaldi, assume un'espressione a dir poco preoccupata: «Chiederò a breve una variazione di bilancio in Regione, per destinare, almeno inizialmente, dai 400 ai 500 mila euro per le opere necessarie» continua il sottosegretario «Chieti è la prima fra le città a necessitare di interventi immediati». Durante il viaggio di ricognizione anche il sindaco Umberto Di Primio, gli assessori Raffaele Di Felice e Mario Colantonio, insieme agli ingegneri del Genio civile Vittorio Di Biase e Giovanni Masciarelli: «Sono d'accordo con Di Primio quando al Governo dice basta con le chiacchiere. E' necessario aprire un tavolo di discussione. Scontiamo decenni di ignavia rispetto alla tutela del territorio». E il sindaco spinge sulla gravità della situazione, riportando il caso dell'auto in piazza Garibaldi sprofondata nella frana. Fortunatamente, per questa volta, è finito tutto a lieto fine. Nel frattempo dagli ingegneri del Genio arriva un'importante conferma per il sindaco: sul sito del Comune possono già essere inseriti dei moduli scaricabili dai cittadini, per poter richiedere i risarcimenti di danni subìti a causa degli effetti disastrosi del mal tempo.

IL TOUR. Si parte dalla voragine in via Silvino Olivieri. Quella è una delle zone messa peggio. Poco più avanti, nella area di via Ciampoli, convergono diversi tratti fognari della città: «Quando su questo tratto passano le auto trema tutto» dicono alcuni del cantiere. Ma quella di ieri è stata un'occasione anche per far presente al sottosegretario problemi di vecchia data. Lo sguardo dei politici si rivolge verso la vallata, ricordando le frane del 2015 in via Madonna della Misericordia e sul fosso Santa Chiara, via Colonnetta. Poi proseguendo verso il quartiere Santa Maria appaiono palazzi di proprietà dell'Ater in completo abbandono, come quello di via 123esima Fanteria. Fino ad arrivare a palazzo De Pasquale, che dovrà essere sgomberato per motivi di sicurezza anche a seguito delle scosse sismiche dello scorso 18 gennaio. Si aggiungono il complesso di proprietà regionale in via Sant'Eligio e l'ex convento di largo Dell'Addolorata, inagibile. Il tour non finisce, si continua verso la voragine in piazza Garibaldi. Di fronte alla caserma Spinucci il cantiere è all’opera. Ma l'espressione preoccupata di Mazzocca non cambia. Infine, via Modesto Della Porta e la strada provinciale Madonna Della Vittoria, ma il sottosegretario lì non arriva, deve andare via. Mentre assicura che parlerà con il prefetto Antonio Corona per telefono. Ma proprio su quella strada provinciale Mazzocca era dovuto intervenire già lunedì pomeriggio, insieme a Colantonio. Un'ulteriore frana ha colpito il tratto stradale disastrato dopo la curva più ampia, ma dall'ente provinciale nessuno si era fatto vivo: «La situazione qui è piuttosto grave» commentano gli ingegneri del Genio civile, dopo la ricognizione. E infine via Modesto Della Porta, dove si danno appuntamento Di Primio, Di Felice e i due ingegneri. Ma sindaco e assessore arrivano in ritardo: Di Primio era impegnato con delle misteriose telefonate, anche al ministero.

SVIZZERO? NO, CHIETI. E' il titolo della vignetta di Andrea Baccelli, che la pubblica su facebook. Il sindaco la riprende e la posta sul suo profilo ufficiale: è l'immagine di Chieti sopra una forma di Emmental svizzero, pieno di buchi. E parte la polemica: «Un conto è far sorridere col fine di sollevare l'attenzione su un problema molto serio, se sei un pubblicitario come Andrea, un conto farne un tuo messaggio quando si hanno grandissime responsabilità sulla cittadinanza» commenta l'ex sindaco Francesco Ricci sui social. CasaPound non l'ha presa bene: «A fronte di questa catastrofe amministrativa» dice Vincenzo Artese, portavoce politico del movimento «il sindaco non trova niente di meglio da fare che condividere una vignetta in cui si paragona Chieti a una forma di groviera. Un gesto da irresponsabili».

RIMOZIONE RAMI. Oggi e domani, dalle 7 alle 18, rimozione dei rami pericolanti delle alberature che si trovano in via della Liberazione, sull'intersezione con via 24 Maggio.