la tragedia

Frisa, muore schiacciato sotto il suo trattore

La vittima è un agricoltore di 86 anni: stava falciando l’erba su un terreno quando il mezzo si è capovolto finendo in strada

FRISA. Stava falciando l’erba sul suo terreno quando il trattore che guidava si è capovolto e lo ha schiacciato. È morto sul colpo Felice Caldora, 86 anni, di Frisa. Un altro incidente agricolo mortale ha insanguinato le campagne frentane ieri, in un caldo pomeriggio di giugno. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Lanciano.

Caldora, esperto agricoltore, era come sempre a lavoro sul fondo di sua proprietà, a Guastameroli di Frisa. A bordo di un trattore gommato dotato di trinciaerba, l’anziano sfalciava l’alta vegetazione cresciuta in mezzo ai filari della vigna. Da una prima ricostruzione sembra che il mezzo agricolo procedesse a ridosso del limite tra il terreno e la strada comunale che collega i Comuni di Frisa e Ortona, nella Vallata del Moro. Una vicinanza pericolosa, che forse è costata la vita all’anziano agricoltore.

Forse una gomma è finita nella cunetta oppure un dislivello è stato fatale. Fatto sta che il trattore gommato che Caldora guidava si è capovolto ed è finito sulla confinate strada comunale, che ha un dislivello di circa mezzo metro. L’agricoltore è rimasto schiacciato dal mezzo ed è morto sul colpo. L’allarme è stato dato da un passante. Immediato, ma inutile per l’uomo, l’arrivo dei soccorsi. Il cuore di Caldora aveva già smesso di battere. La centrale operativa del 118 aveva inviato anche l’eliambulanza da Pescara, ma lungo il tragitto l’elicottero ha fatto rientro alla base. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri di Lanciano, diretti da Massimo Capobianco. Il magistrato di turno, Rosaria Vecchi, ha dato il via libera per la restituzione della salma ai familiari.

Felice Caldora lascia la moglie e il figlio Pasquale, enologo ed ex consigliere comunale. Negli anni Settanta anche Felice era stato seduto tra i banchi del consiglio comunale. «Quella dei Caldora è una famiglia storica del paese», dice affranto il sindaco Rocco Di Battista, «Felice era molto conosciuto, un gran lavoratore».

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