Fucilata uccide un pastore maremmano

CUPELLO. Un colpo solo. Una fucilata che l’ha uccisa. Bianca, una femmina di pastore maremmano sterilizzata, estremamente docile, adottata e accudita dall’associazione “Amici di zampa”, è l’ultima vittima di un misterioso killer che in paese ha già ucciso 4 cani. Il ferimento mortale di Bianca è avvenuto in via Aldo Moro.

«È stato un passante ad accorgersi di quello che era accaduto», racconta un volontario dell’associazione Amici di zampa. Il fatto è avvenuto qualche giorno fa poco dopo le 17.I residenti hanno sentito uno sparo ma non hanno capito subito cosa fosse accaduto. Poco dopo un passante ha visto Bianca che sanguinava e cercava a fatica di muoversi. Il cane è stato soccorso e trasportato immediatamente alla Clinica veterinaria dell’Adriatico di Vasto. I medici hanno fatto il possibile per salvarla ma l’animale non ce l'ha fatta. È morta il giorno dopo per una crisi respiratoria.

«Il referto veterinario sarà portato dalle forze dell’ordine e inoltreremo una denuncia affinchè vengano individuati gli autori del gesto criminale», fa sapere l’amministrazione comunale. «Questa amministrazione individua nella tutela degli animali uno strumento finalizzato al rispetto e alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi e in particolari i più deboli. Il rispetto degli animali è fondamentale così come il principio della corretta convivenza con essi. Questo ente», si legge in una nota, «condanna e persegue ogni forma di maltrattamento verso gli animali e ricorda che è un reato punibile penalmente».

In effetti l'articolo 544 del codice penale prevede una pena da 3 mesi ad un anno di reclusione e ammende che possono arrivare a 15 mila euro per chi maltratta gli animali.

Quello che è accaduto a Bianca poi non trova una spiegazione. Giocare al tiro a segno con un pastore maremmano è stata una crudeltà assurda. Purtroppo l’animale non è la prima vittima di un misterioso killer o di un gruppo di crudeli scellerati. In paese ci sono state altre segnalazioni di cani avvelenati. Da qui la decisione di denunciare il fatto nella speranza che il responsabile possa essere identificato e punito. Chi fosse in possesso di elementi utili alla sua identificazione è pregato di rivolgersi ai carabinieri, al Comune o all’associazione Amici di zampa. (p.c.)

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