Fuga armata, catturato dopo otto ore

Ex vigilante dell’aeronautica tenta di rubare a casa di un poliziotto. Lo disarma, scappa e spara due colpi contro l’agente

VASTO. Da militare della Vam, vigilanza aeronautica militare a fuggiasco braccato da carabinieri e polizia. E' la parabola discendente di Gaetano Di Lello, 36 anni di Cupello. L'uomo dopo aver tentato un furto a casa di un poliziotto, sorpreso dal padrone di casa è riuscito a fuggire portando con sé l'arma dell'agente con il caricatore pieno. Prima di rifugiarsi in un canneto ha sparato due colpi contro l'inseguitore. «Per fortuna i colpi non hanno raggiunto l'obiettivo», dice il dirigente del commissariato Cesare Ciammaichella impegnato in prima persona nelle operazioni di cattura del trentaseienne. Sul posto era presente anche il sostituto procuratore Giancarlo Ciani. Ci sono volute più di 8 ore per arrestare il fuggiasco. Alle 11,20 l'applauso della gente ha accompagnato la cattura di Gaetano Di Lello. «Non sparate.Io sono disarmato», continuava a ripetere l'uomo. Accompagnato in carcere, è accusato di tentato omicidio, tentato furto, porto abusivo di arma da guerra.

IL TENTATO FURTO. L'allarme è scattato durante la notte. Di Lello ha raggiunto alcune abitazioni alle spalle della circonvallazione fra via Valloncello e via Cinque olivi. Rotta la zanzariera è entrato a casa di un poliziotto. L'agente ha sentito i rumori ed è intervenuto bloccando il ladro. L'uomo ex militare della Vam, esperto in arti marziali ha reagito a sorpresa liberandosi e rubando la pistola dell'ispettore. Il poliziotto lo ha inseguito. «Di Lello si è girato ed ha sparato due colpi», racconta il dirigente del commissariato che non sono andati a segno. E' scattata la caccia all'uomo.

CACCIA AL LADRO. Polizia e carabinieri armati hanno circondato la zona. Insieme alla polizia municipale (che pare aspetti munizioni nuove dal momento che quelle in dotazione del 2004 sarebbero scadute) le forze dell'ordine hanno creato un cordone. Alle 9 il dirigente del commissariato e il sostituto procuratore Giancarlo Ciani hanno raggiunto la vallata. Ciammaichella e un gruppo di agenti si è avvicinato al canneto in cui era nascosto il fuggiasco. Protetto solo da un albero di ulivo il vice questore ha cercato di convincere Di Lello ad arrendersi. Dall'alto un elicottero ha iniziato a scuotere la vegetazione sollevando la terra per indurre l'uomo ad uscire allo scoperto. Per precauzione è stato chiuso il distributore di benzina della Esso.

LA CATTURA. Di Lello ha cercato una via di fuga. In evidente stato di alterazione ha iniziato ad urlare di essere innocente e disarmato. Ha pronunciato più volte e in modo ossessivo il suo nome sostenendo che qualcuno gli avesse sparato. La polizia è riuscita a bloccarlo. La gente assiepata lungo la circonvallazione ha applaudito.

IL DIRIGENTE. «E' stata un’operazione estremamente delicata ma sono soddisfatto. Non è stato sparato neppure un colpo», ha dichiarato Cesare Ciammaichella, «Di Lello non è uno sprovveduto. Ex militare e vecchia conoscenza delle forze dell'ordine ha un fisico prestante. Abbiamo temuto il peggio». Al termine dell'operazione sono arrivati i complimenti del sindaco Luciano Lapenna.

«Lo Stato ha dimostrato di essere presente in città come meglio non avrebbe potuto», ha detto. Vigili del fuoco e protezione civile hanno avviato le ricerche della pistola gettata fra la vegetazione.

Paola Calvano

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