la lite sull’acqua

Fusione tra le società Isi e Sasi concessi altri sei mesi

LANCIANO. Cantano vittoria i sindaci di centrosinistra dopo l’arrivo ieri della raccomandata in cui la Regione concede altri 6 mesi di tempo per arrivare alla sospirata fusione tra l’Isi, la società...

LANCIANO. Cantano vittoria i sindaci di centrosinistra dopo l’arrivo ieri della raccomandata in cui la Regione concede altri 6 mesi di tempo per arrivare alla sospirata fusione tra l’Isi, la società del patrimonio delle reti idriche, e la Sasi, gestore del servizio idrico, evitando così il ricorso al commissariamento della società del patrimonio come minacciato dagli uffici dell’Aquila lo scorso ottobre.

Questo perché c’è una legge regionale che impone lo scioglimento delle società del patrimonio, come l’Isi. «I sindaci di centrodestra ci hanno attaccati, tacciati di essere degli irresponsabili legati solo alle poltrone», commenta il sindaco di Altino e segretario provinciale Pd, Camillo Di Giuseppe, «quando nell’assemblea Isi del 29 dicembre votammo il nuovo Cda dell’ente (nelle persone di Vincenzo Antonucci, Michele Galante e Antonio Iezzi, ndc) e non procedemmo alla fusione né tanto meno all’approvazione di ben 5 bilanci, nonostante pendesse sulla nostra testa la spada di Damocle del commissariamento. Gli irresponsabili invece erano loro e il vecchio Cda, e oggi la Regione ci dà ragione».

Il vecchio Cda, di centrodestra, ricordano i sindaci di centrosinistra, aveva convocato l’assemblea nell’ultimo giorno utile dei 60 concessi dalla Regione prima di assumere potere sostitutivi, commissariare l’Isi e procederne alla liquidazione, mostrando di non tenere alle sorti del servizio idrico. Ma i primi cittadini, nonostante il commissariamento alle porte, decisero di non procedere con la fusione, scatenando le proteste dei colleghi di centrodestra.

«È il vecchio Cda a non aver ottemperato alle richieste della Regione», riprende Di Giuseppe, «né a quelle di noi sindaci di centrosinistra che per anni abbiamo chiesto invano la convocazione dell’assemblea Isi. A breve procederemo all’approvazione dei bilanci dal 2007 al 2012 mentre il Cda potrà, come si legge sulla raccomandata, “studiare le tematiche giuridiche, economiche, fiscali e tributarie per proporre all’assemblea la soluzione migliore per arrivare alla fusione anche mediante incorporazione della Isi con la Sasi”. E ricordo che stanno lavorando gratuitamente».

Ha 6 mesi il nuovo Cda per arrivare in assemblea con proposte concrete, pena il commissariamento. Sono due le idee sulle quali si sta ragionando: la fusione per incorporazione dell’Isi nella Sasi - avversata dal centrodestra che sostiene che così l’Isi andrà a ripianare i debiti della Sasi - o la liquidazione della società del patrimonio.

Teresa Di Rocco

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