Giochi del Mediterraneo, altro buco

Medici e infermieri del 118 reclamano i compensi dei test event

Gli operatori del 118 di Chieti non sono stati pagati per i servizi precedenti ai Giochi del Mediterraneo 2009, i cosidetti test event. Così medici e infermieri del servizio di emergenza teatino sono andati dall'avvocato.

Sono passati oltre tre anni dai Giochi del 2009. E gli operatori del 118 di Chieti (circa 40) non ancora ricevono un soldo per aver svolto i test event. I test event sono manifestazioni sportive, pre Giochi principali, nelle quali medici e infermieri verificano la validità dell'organizzazione sportiva, sia da un punto di vista di sicurezza sia sanitario. Una sorta di prova generale che si attua nel corso di altri eventi sportivi che precedono quello principale. Ai test event dei Giochi furono chiamati gli operatori del 118, medici e infermieri. Ne vennero realizzati diversi per un totale di circa 50 ore in media per ogni operatore del 118. Gli ordini, dicono al servizio di emergenza, arrivavano dal Comitato organizzatore di Giochi che in una sorta di calendario indicava quali dovevano essere i test event da seguire. Ma a eventi terminati nessuno ha pagato.

La questione, piuttosto complessa, ora viene curata dall'avvocato Florenzo Coletti di Ripa Teatina che ha scritto alla Asl chiedendo che questi soldi vengano corrisposti almeno sotto forma di straordinari.

Per organizzare i test event si fecero una serie di riunioni alle quali parteciparono i vertici dell'azienda sanitaria, il responsabile del 118, e i rappresentati del Comitato Giochi del Mediterraneo. Uno di questi incontri si svolse anche in Comune con un rappresentante del Coni.

Disponibilità e assunzioni di impegni che si tradussero in ordini di servizio stilati dal Comitato. Durante queste manifestazioni pre-Giochi, medici e operatori del 118 impegnati nel servizio dei test event, indossavano la divisa e naturalmente timbravano il cartellino. Prova incofutabile dell'avvenuto lavoro come dipendenti Asl. Finiti i test peraltro per gli operatori del 118 teatino si aggiunse una mortificazione. Per seguire i Giochi veri e propri a loro furono preferiti i colleghi della Croce Rossa. Che tuttavia, essendo pochi, reclutarono altro personale proprio dentro al 118. Molti andarono e furono pagati a mo' di rimborso spese dalla stessa Croce Rossa. Ma per quei test event non ci fu nessuna remunerazione né da parte della Asl né da parte del Comitato Giochi del Mediteranneo.

La Asl sembra che stia valutando le richieste del legale e ha chiesto conto al responsabile del 118 Dante Ranalletta di questi test event. L'azienda peraltro con ogni probabilità non avrà alcuna possibilità di richiedere i soldi, che eventualmente dovrà versare ai dipendenti del 118, al Comitato organizzatore dei Giochi perché alla base non risulterebbe alcun contratto che obbliga la organizzazione del Giochi a impegnare soldi per i test event.

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