Giovani accademici, trionfo a Praga

L’orchestra di Ortona vince il Gold Level allo Yang Bohemia Festival 2017

ORTONA. L’Orchestra I Giovani Accademici di Ortona trionfa a Praga. Il gruppo è stato proclamato vincitore del Gold Level, il livello di attestazione più alto, alla quindicesima edizione dello Young Bohemia Festival 2017, la rassegna internazionale che ha richiamato duemila partecipanti fra cori ed orchestre provenienti da tutto il globo: Usa, Sud Africa, Giappone, Svezia, Russia, Slovenia, Repubblica Ceca, Serbia, Turchia. A mezzogiorno dello scorso 24 marzo, l’Oiga ha dato il via al primo appuntamento della trasferta a Praga. Nella meravigliosa cornice della chiesa di San Nicola in Staromestske namesti, a pochissimi passi dal celebre orologio astronomico, si è tenuto infatti il concerto italiano, omaggio dell’orchestra alla tradizione musicale italiana, con musiche di Puccini, Rossini e Morricone.

Davanti ad una chiesa gremita all’inverosimile, l’orchestra ha concesso anche un bis andando ben oltre il tempo di esecuzione stabilito dall’organizzazione. Il giorno successivo invece c’è stato il momento più atteso. Nella Mayakovsky Hall, l’ensemble ha sostenuto la sua prova in concorso nella categoria pop and other orchestras. Si è trattata di mezz’ora di esecuzione musicale che ha messo a dura la prova la tenuta mentale e fisica dei giovanissimi musicisti. Il repertorio presentato è stato composto da Oregon di Jakob de Haan, Rainha di Paolo Angelucci, Danzòn n. 2 di Arturo Marquez e Nubes Negras ancora di Angelucci. La risposta alla performance è stata tutta nell’entusiasmo del pubblico presente, che ha applaudito a scena aperta l’orchestra. In serata poi, nella National Gallery Vinhorady, è arrivata la proclamazione caratterizzata da gioia, lacrime di qualcuno e il volto del Maestro Paolo Angelucci segnato dalla tensione. Quest’ultimo commenta: «Una vittoria incredibile, che ci ripaga di questi sei anni di lavoro intenso sul territorio. L’orchestra è formata da oltre 50 elementi che provengono da tutte le province d’Abruzzo e dal Molise. È paradossale che al di fuori siamo maggiormente apprezzati e ben voluti di quanto accada in casa nostra, dove si preferisce sempre ricorrere a “forze” esterne, quando abbiamo dimostrato in più di un’occasione di poter fare cose egregie». (a.s.)