Gissi: stecche esaurite nell'ex ospedale, la fasciatura è col cartone

Bambina colpita da una pallonata e assistita al posto di primo intervento: il personale fa di necessità virtù in considerazione del materiale che non c'è e in attesa della radiografia del giorno dopo

VASTO. Hanno esaurito le stecche impiegate per bloccare momentaneamente distorsioni e sospette fratture, e ricorrono al cartone delle confezioni delle flebo per stabilizzare il polso in attesa della radiografia di questa mattina. E' avvenuto al posto di primo intervento nell'ex ospedale di Gissi quando gli operatori hanno fatto di necessità virtù una volta che si sono accorti che del materiale sanitario avevano esaurito le scorte. Il cartone è stato così sistemato alla giovane paziente di 13 anni di Gissi che era arrivata accompagnata da un genitore dopo che era stata colpita al braccio da una pallonata.

L'episodio è stato raccontato da L'Eco dell'Alto Molise, in base alla versione esposta da un genitore della bambina e denunciando la carenza di materiale sanitario nel punto di primo intervento della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, punto nel quale viene svolta la prima assistenza e dal quale vengono eventualmente dirottati i pazienti negli ospedali vicini a seconda delle patologie riscontrate. La bambina di 13 anni è rimasta infortunata domenica sera, aveva forte dolore al polso. Il personale Asl l'ha visitata e valutato la necessità di sottoporla a radiografia. Di qui una serie di considerazioni che alla Asl non hanno difficoltà a spiegare il giorno dopo. A quell'ora di domenica il reparto  non era operativo, e inviare in alternativa la bimba a Vasto avrebbe significato farla aspettare al Pronto soccorso fino alla mattina successiva. E' stato preferito fasciarle il polso in modo che la bambina non potesse muoverlo. Ed è stato allora che il personale si è accorto che non aveva più le stecche impiegate in questo tipo di interventi. Come fare? Al posto delle stecche è stato utilizzato il cartone delle scatole delle flebo, tagliato in modo tale da fare da supporto rigido al polso e consentire così alla bimba di trascorrere la notte in casa prima della visita radiologica prevista per questa mattina. Aldilà delle buone intenzioni e dell'applicazione da parte del personale sanitario, resta il fatto che materiale sanitario di prima necessità non fosse disponibile in un posto di primo intervento in cui non dovrebbe mancare. La Asl garantisce maggiori controlli.