«Gli abusi su otto ragazzini» 

Accuse all’allenatore: confronto in tribunale tra Furgiuele e le presunte vittime

CHIETI. Sono otto i ragazzini che il prossimo martedì 13 giugno racconteranno in maniera protetta che cosa faceva loro l’allenatore di baseball accusato di violenza sessuale aggravata su minori Riccardo Furgiuele.
Il gip Antonella Redaelli ha fissato la data dell’incidente probatorio chiesto dalla procura. E dai primi tre casi di ragazzini abusati, si è saliti a otto.
Il cinquantunenne di San Giovanni Teatino è in carcere a Madonna del Freddo dallo scorso 22 marzo. L’inchiesta è stata condotta dalla squadra mobile diretta da Francesco Costantini e coordinata dal pm Giuseppe Falasca. I primi tre casi che l’hanno avviata riguardavano ragazzini di età inferiore ai 14 anni. Adesso i ragazzini dovranno ripetere le accuse davanti al giudice, nell’aula per minori allestita da qualche anno al tribunale teatino. E Furgiuele si difenderà. Assistito dall’avvocato Luigi Antonangeli, l’ormai ex allenatore di baseball, già finito in passato all’attenzione della magistratura per reati a sfondo sessuale nei confronti dei suoi atleti, respingerà le accuse. «Il mio assistito», dice l’avvocato Antonangeli, «non ammetterà gli addebiti». L’avvocato ha chiesto invano al giudice di trasformare la detenzione in carcere in arresti domiciliari, mai concessi.
«Sono accuse pesantissime», continua il difensore, «Furgiuele ha perso il lavoro ed è in stato di depressione. Si vede additato come il mostro di turno, anche a causa della rilevanza mediatica che ha assunto il suo caso».
La difesa potrebbe presentarsi all’appuntamento del 12 con una consulenza di parte. Ma il condizionale c’è tutto, non solo perché bisognerà vedere se il consulente potrebbe davvero essere d’aiuto, ma anche perché Furgiuele, che ha perso il lavoro, non si sa se potrà permettersela.
L’uomo, originario di Caracas, di mestiere fa il rappresentante per società che operano nel settore della telefonia mobile. È un agente plurimandatario, con la passione del baseball. Nel tempo libero ha sempre allenato squadre di piccoli giocatori di baseball. Chi lo conosce lo dipinge con una persona generosa, che non mancava di fare regali ai suoi atleti, soprattutto a quelli che vedeva in difficoltà economica. Per le famiglie era un punto di riferimento che andava anche al di là dello sport praticato dai loro figli. (a.i.)