San Salvo

Gli estorce soldi e fugge col figlio

Donna denunciata dal compagno. Il test del Dna: il bambino è dell’uomo. Lei dice no al riconoscimento

SAN SALVO. Sedotto, truffato, minacciato e abbandonato da una bellissima donna straniera che lo ha reso papà e ora è sparita con il figlioletto che ha solo 3 anni. Potrebbe essere riassunta così la vicenda finita in Procura di un commerciante di San Salvo di 44 anni. «La storia è molto triste perché il mio cliente ha subito un grave danno patrimoniale. Non solo: ha chiesto e presentato al tribunale», spiega l’avvocato Arnaldo Tascione, «la domanda di riconoscimento del suo bambino ma la madre glielo ha impedito. Anzi, è scomparsa portando con se il piccolo. Il padre è disperato. Non sa dove sia il bambino e chiede aiuto alla magistratura per poter rivedere e riabbracciare il figlio», racconta l’avvocato che assiste l'uomo insieme al collega Davide Pellegrini.

Il nome del protagonista non viene fatto per proteggere il bambino. La storia comincia nel 2007 quando arriva a San Salvo una bellissima donna sudamericana che cerca lavoro. «Il mio cliente, sposato e genitore, l’ha assunta». Poco tempo dopo l’uomo si è innamorato. Passato qualche mese lei ha cominciato a chiedere soldi per comprare le costose medicine che avrebbero dovuto guarirla da una presunta gravissima malattie. E dopo le medicine è arrivata la richiesta di soldi per un costoso intervento chirurgico. Guarita dalla malattia (pare inventata) la donna ha iniziato a chiedere altro denaro e quando il negoziante ha manifestato l’intenzione di interrompere la relazione, la bella straniera avrebbe preteso altri soldi per tenere il segreto. Stando alla denuncia presentata in Procura, avrebbe preteso del denaro anche per l’avvio di una propria attività commerciale a Vasto che poi è fallita.

E mentre lui chiedeva prestiti per soddisfare le richieste di lei, la donna si è accorta di essere incinta. «L’esame del Dna ha confermato che il bambino è del mio cliente che però nonostante una richiesta di riconoscimento di paternità presentata in tribunale non ha ancora potuto dare il suo nome al figlio», annota il difensore. «La cosa più triste è che lui non sa dove si trovi il bambino».

Le tappe dell’odissea vissuta dal negoziante sono riportate nell’esposto-querela contro la madre di suo figlio. Dal 2007 fino a quando è sparita, la giovane avrebbe estorto all’uomo più di 50 mila euro. Le accuse formulate sono quelle contemplate dagli articoli 629 e 628 del codice penale: estorsione e minaccia; e dall’articolo 61: aggravante. «Voglio rivedere e riabbracciare mio figlio. Chiedo alle autorità preposte di aiutarmi», è il disperato appello del quarantaquattrenn.

Paola Calvano

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